DANILO TOSARELLI – MILANO
Prendete nota e se condividete, chiedetene conto ai partiti che voterete.
Parliamo di “carne viva” e sfido qualsiasi italiano a ritenerle secondarie.
Mi chiedo dove sia la politica e perchè le piazze non tornino a riempirsi.
Nel 2022 è stato fatto un confronto tra le maggiori economie dell’Eurozona.
I dati che riporterò, sono quelli dell’Osservatorio Job Pricing raccolti nel 2022.
Sono riferiti alla Retribuzione Annua Lorda di lavoratori dipendenti nel privato.
In ITALIA il salario medio è di 30.284 euro lordi all’anno.
In GERMANIA è di 45.500 euro lordi all’anno.
In FRANCIA è di 41.700 euro lordi all’anno.
Tra il 1992 ed il 2022 i salari medi dei Tedeschi sono cresciuti del 22,9%.
Quelli Francesi del 31,6%. Fermi quelli Spagnoli. Calati dello 0,9% quelli Italiani.
Il divario salariale italiano nel confronto con la Germania si è ampliato. In peggio.
Nel 1992 erano 5.200 gli euro lordi annuali di differenza. Dal 2022 sono 13.900.
Stiamo parlando di un lavoratore tedesco pari condizione di quello italiano.
Con i Francesi stiamo ancora peggio e ce la giochiamo con i lavoratori spagnoli.
Questi dati sono eclatanti e meritano di essere annotati a futura memoria.
Giova precisare che in Italia si è persa la buona abitudine di rinnovare i contratti.
O meglio, si rinnovano troppo spesso in ritardo. Adesso, sono il 50% quelli scaduti.
Il potere d’acquisto diminuisce drammaticamente e chi lo paga il prezzo maggiore?
In Italia, ecco il salario medio di 17 milioni di lavoratori dipendenti privati (dati OCSE).
E’ pari a 22.839 euro lordi annuali. E’ il 4,2% in più del 2021 (+911 euro lordi annui).
Peccato che l’inflazione sia però cresciuta del 8,7%. L’incremento è meno della metà.
Per compensare pienamente l’aumento dei prezzi al consumo, ecco il salario medio.
Non più 22.839 euro, bensì 23.800 euro annui. Stiamo parlando di 1.000 euro in più.
Voglio fornire altri dati, da annotare diligentemente per dimostrare come siamo messi.
Circa 5,7 milioni di dipendenti privati guadagnano 11.000 euro lordi all’anno.
Stiamo parlando di 850 euro netti al mese. Ma altri 2 milioni ne prendono 1.200 netti.
E’ il risultato della tanta precarietà e discontinuità lavorativa ed a un part time imposto.
Vi invito a vivere in una città come Milano, dove con quei soldi ci paghi solo l’affitto.
Vi invito a confrontare questi stipendi con il reale costo della vita che aumenta sempre più.
E voglio portare l’esempio di quanto sta accadendo a Milano. Assunzioni in Polizia Locale.
E’ sempre stato un sogno vincere un concorso pubblico. Un lavoro certo per tutta la vita.
Non è più così. Molti se ne vanno poco dopo l’assunzione. La spiegazione non è difficile.
Se vieni da un altro luogo e devi trovare casa e campare, non ci stai dentro.
E preferisci andartene, cercando altre soluzioni meno costose. Pensate sia così facile?
Mi permetto di riproporre la necessità di una nuova SCALA MOBILE. Con stipendi adeguati.
Serve ancora spiegare, che un incremento salariale consente maggiori spese e più mercato?
Se l’inflazione cresce, perchè ci deve rimettere il lavoratore dipendente ed il pensionato?
Questa ostinazione nel dire NO è colpevole. Perchè i profitti crescono e solo i salari stagnano?
Modestamente io ho la mia risposta, ma poi mi accusate di essere un comunista e allora..
Mi piace concludere con note più leggere. L’INDAGINE sulla FELICITA’ nel mondo. E’ gossip?
Non credo proprio. E’ stata stilata da World Happiness Report. A Novella 2000 interessa poco.
L’Italia continua a scivolare. Gli ultimi dati ci dicono, che passiamo dal 33*posto al 41*posto.
Ma la discesa continua inesorabilmente. Nel 2021 eravamo al 28*posto e nel 2022 al 31*posto.
Qualcuno potrà anche considerarla una classifica stravagante, ma non lo è. Ecco i fattori valutati.
Assenza di corruzione, sostegno sociale, libertà, reddito e aspettativa di vita in buona salute.
Più su ho parlato della inadeguatezza dei salari. Vogliamo parlare di pensioni? Lontane e svalutate.
Ma forse va meglio nel parlare di sostegno sociale o di come c’è da augurarsi di non ammalarsi mai?
Nel 2023 le famiglie italiane in povertà assoluta sono l’8,5% delle famiglie residenti. In aumento.
Stiamo parlando di 5,7 milioni di individui. La povertà assoluta a livello nazionale è il 18,2%. ( ISTAT).
Continua ad aumentare la forbice tra i pochi sempre più ricchi ed i tanti sempre più poveri.
Per completezza di informazione, il Paese più felice al mondo è la Finlandia. L’Afghanistan piange.
Ma tornando al nostro Paese, secondo AGI è la situazione economica nazionale che turba i sonni.
E se aggiungiamo la preoccupazione per i conflitti in atto e il rischio di una terza guerra mondiale…
Non so, se in merito alla paura di una terza guerra mondiale, si accompagnano anche dati poco noti.
L’Italia è il Paese, più di ogni altro, che tra il 2019 e 2023 ha aumentato la sua esportazione d’armi.
Stiamo parlando del 86% in più. Oggi siamo a pieno titolo, il 6* Paese esportatore mondiale. Evviva.
Ma AGI conferma che il 57% degli italiani si sente felice e speranzoso. Seppur stanco e preoccupato.
E secondo AGI, solo il 16% dichiara di essere gravemente infelice. E tutti gli altri?
Sono sorpreso. Non è che AGI ha voluto sdrammatizzare e fornire una sua versione edulcorata?
Non lo sapremo mai, ma consentitemi di avere delle perplessità.
Qualcuno sostiene che nella vita, per essere felici bisogna accontentarsi. Forse quel 57% la vede così.
Probabilmente molti fra di loro sosterranno che i ristoranti sono sempre pieni… Tutti vanno in vacanza..
Ma di quale povertà stiamo parlando? In realtà stiamo tutti bene e quegli italiani poveri sono i più furbi…
Buona riflessione a tutti noi, ma per favore se siete persone consapevoli, non rassegnatevi mai.