COSA E’ RIMASTO DEI NOSTRI PORTI?
Assemblea/dibattito a distanza di 30 anni dalla “privatizzazione” dei Porti Italiani.
Era il 1989 e l’allora ministro della marina mercantile Prandini, dopo mesi di agitazioni sindacali e scioperi, riusciva a varare i suoi famosi decreti per la liberalizzazione dei porti italiani. Una sconfitta storica per i lavoratori portuali che servì ad accrescere sempre di più il potere delle società private e degli armatori nella gestione delle banchine.
Era il periodo in cui il sistema pubblico riceveva i primi pesanti attacchi. La libera concorrenza, le liberalizzazioni a si diceva, avrebbero rilanciato l’ambito portuale. Di lì a poco sarebbe toccato a tutti gli altri settori strategici della nostra economia.
Qualche mese dopo il Parlamento Italiano approva la L. 185/90: “nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali d’armamento. Da quel momento in poi il traffico di armi nei porti Italiani vede una costante crescita.
Da troppo tempo i temi portuali vengono affrontati solo dal punto di vista delle imprese. Si parla di traffici, infrastrutture, investimenti e via dicendo. Noi vogliamo parlare di portualità SOLO dal punto di vista di noi portuali e in generale di noi lavoratori e lavoratrici.
L’assenza di un vero movimento sindacale in grado di mantenere rapporti di forza adeguati, la “concorrenza” spietata, la guerra delle tariffe, la privatizzazione delle aree portuali, il monopolio delle grandi società e dei fondi di investimento, l’innovazione tecnologica, l’ormai costante movimentazione di armamenti militari nei nostri porti.
L’assemblea/dibattito sarà strutturata su cinque filoni principali:
1)L’analisi storica e quella attuale dal punto di vista dei diritti sindacali.
2)L’aspetto della sicurezza e i carichi di lavoro
3)Il traffico di armi e le esperienze di opposizione dei lavoratori portuali in Italia
4)Innovazione tecnologica e ruolo dei grandi fondi di investimento internazionali
4)il tema ambientale
Sabato 15 febbraio dalle ore 15 presso la sala Ferretti Fortezza Vecchia Livorno
Giovanni Puccini – ex consigliere della compagnia e lavoratore portuale durante gli scioperi dell’89
Massimo Mazza – RSU Usb ALP Agenzia per il Lavoro in Porto
Silvano Cacciari – Redazione Codice Rosso
Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova
Marco Spezia – Ingegnere e Tecnico della Sicurezza
Coordinamento Mare e Porti USB Porto di Trieste.
Luca Raugei RLS ALP Porto di Livorno
Giacomo Marchetti- Redazione Contropiano
Graziano Branchetti – ex facchino licenziato dopo aver denunciato la presenza di veleni nei piazzali della società di spedizioni Giorgio Gori
Coordina Ceraolo Giovanni USB Livorno