“Per quanto ci è possibile sapere come Aeronautica militare italiana, quello rischierato a Pantelleria è un veicolo americano che Sta eseguendo voli sperimentali sulla Tunisia sulla base di accordi bilaterali che riguardano esclusivamente Stati Uniti e il governo di Tunisi”, ci ha dichiarato il Capo dell’Ufficio pubblica informazione dello Staro maggiore dell’Aeronautica, colonnello Urbano Floreani. “L’Aeronautica italiana non rientra in queste attività e non vengono rilasciate da noi autorizzazioni di sorta. Gli Stati Uniti ci hanno spiegato che le autorità tunisine sono interessate a questo nuovo sistema – non si tratta solo del velivolo e delle sue attrezzature – che può e potrà essere utilizzato per il monitoraggio e la raccolta di dati sensibili. L’interesse della Tunisia per questo assetto aereo è relativo alla possibilità di un suo eventuale acquisto”. Sempre secondo l’Aeronautica militare, “la scelta di rischierare il velivolo a Pantelleria da parte degli Stati Uniti è scaturita dalla sua vicinanza con la base di Sigonella, dove è presente una stazione aeronavale della Us Navy che consente il supporto logistico al velivolo e il ricoveraggio al suo equipaggio, alla contestuale vicinanza dell’isola alla Tunisia che consente di accorciare i tragitti e alle caratteristiche specifiche dello scalo aereo (le piste di Pantelleria sono di dimensioni ridotte), con la possibilità cioè di eseguire atterraggi e decolli in più simili a quelli che eventualmente potrebbero essere fatti in Tunisia”.
Con una lunghezza di 14 metri circa e un’apertura alare di 17, il King Air Beech 300 può trasportare sino a 15 passeggeri, ha un’autonomia di volo di 3.340 km e può raggiungere una velocità massima di 545 Km/h all’altitudine di 7.600 metri. In produzione dalla fine degli anni ’80, il modello B300 è stato acquistato dalle forze armate degli Stati Uniti d’America e di alcuni paesi europei e africani, principalmente per svolgere operazioni d’intelligence e sorveglianza. L’aeronautica svizzera ha riconosciuto di aver acquistato questo modello di velivolo per il telerilevamento topografico grazie a speciali sensori, telecamere di precisione e navigatore GPS installati e di averlo utilizzato, in particolare, su incarico della missione militare internazionale dell’ONU in Kosovo, nel 2000 e 2001.
Il numero di matricola del velivolo-spia statunitense (N351DY) che sta utilizzando lo scalo di Pantelleria ha permesso l’identificazione della sua legittima proprietaria, la società Aircraft Logistics Group LLC, con sede a Oklahoma City, interamente controllata dal gruppo finanziario Acorn Growth Companies (AGC), anch’esso di Oklahoma City, particolarmente attivo nel settore aerospaziale e della difesa e che in passato ha sottoscritto contratti con il Pentagono per lo sviluppo di programmi di sorveglianza aerea e intelligence. Presidente e general manager della Aircraft Logistics Group LCC è mister Lee G. Beaumont, in passato direttore della Standard Aero Limited, una sussidiaria della holding Dunlop Standard Aerospace PLC, per cui ha sviluppato a fine ani ’80 un importante programma di sviluppo di motori per aerei presso la base dell’Aeronautica militare degli Stati Uniti di Kelly Field Annex (San Antonio, Texas). Presidente del comparto difesa e aerospazio dell’Acorn Growth Companies è invece l’ex generale Darryl Wilkerson, per lunghissimo tempo alla guida di numerosi reparti di guerra dell’US Air Force. Recentemente è stato nominato vicepresidente del Gruppo AGC il generale (in congedo dal 2003) Peter J. Hennessey, colui he ha diretto tutte le attività logistiche dell’US Air Force durante la operazione “Enduring Freedom” in Afghanistan, scatenata da Stati Uniti e alleati Nato subito dopo l’11 settembre 2001.
30 marzo 2015