Harare, la capitale dello Zimbabwe. Foto: Wikimedia Commons
by Matteo Cavallito
Dal 2016 la moneta cinese avrà pieno corso legale nello Zimbabwe aggiungendosi così alle valute straniere utilizzate negli scambi commerciali del Paese. Lo ha riferito tra gli altri il Guardian. L’operazione, sottolinea il quotidiano britannico, si accompagna alla decisione del governo cinese di cancellare i suoi crediti in scadenza quest’anno nei confronti dello stesso Paese africano che ammonterebbero a circa 40 milioni di dollari.
Caratterizzato in passato da un’iperinflazione fuori controllo, lo Zimbabwe aveva messo fuori corso la sua vecchia moneta introducendo in sostituzione un insieme di valute straniere – principalmente dollari Usa e rand sudafricani – per garantire la stabilità dell’economia interna. Lo yuan cinese era stato successivamente aggiunto al paniere delle valute estere ma il suo utilizzo negli scambi quotidiani non era ancora stato approvato. Tuttora sostanzialmente isolato dall’Occidente – che ha imposto diverse sanzioni commerciali al Paese in risposta alle violazioni dei diritti umani commesse dal regime dell’anziano presidente Mugabe (al potere, di fatto, dal 1980) – lo Zimbabwe ha trovato in Pechino, primo partner commerciale del Paese, un sostegno imprescindibile per gli equilibri del suo sistema economico.
22 dicembre 2015