I paesi delle Nazioni Unite, in una risoluzione, hanno votato e confermato le credenziali dei diplomatici nominati dal governo chavista venezuelano, presieduto da Nicolás Maduro riconoscendoli come gli unici rappresentati legittimi di quel paese.
La risoluzione confermava le credenziali ricevute quest’anno dai vari Stati membri.
“Il riconoscimento del governo bolivariano è un trionfo per la pace e il diritto internazionale perché elimina la possibilità che un governo fantoccio creato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti possa essere utilizzato per invocare un’azione militare contro il popolo venezuelano”, ha detto l’ambasciatore presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite, Samuel Moncada (primo link).
La decisione dell’ente mondiale, secondo Moncada, ha fatto “fallire” la “propaganda coloniale” degli Stati Uniti contro il Venezuela.
La delegazione di Maduro è sempre stata quella che ha rappresentato il Venezuela davanti alle Nazioni Unite durante la crisi nel paese bolivariano, nonostante il fatto che quasi 60 governi riconoscano come presidente ad interim l’autoproclamato Juan Guaidó.
Oltre a non avere abbastanza sostegno al di fuori del Venezuela, i detrattori di Maduro non hanno nemmeno buoni numeri in patria, poiché un sondaggio recente indica che il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) continua a essere il primo partito mentre il primo tra i partiti dell’opposizione raccoglierebbe solo il 14% di sostegno.
Allo stato attuale, i diversi settori dell’opposizione venezuelana sono divisi, soprattutto da quando sono state varate accuse dal potere legislativo su vari casi di corruzione dei collaboratori di Guaidó nella gestione dei fondi inviati dagli Stati Uniti per i presunti aiuti umanitari.
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