Foto: © AFP 2016/ ARIS MESSINIS
L’operazione militare della Turchia in Siria non è stata concordata tra Putin ed Erdogan, e Mosca non ha dato alcun consenso. Lo ha dichiarato oggi il presidente dell’Accademia di geopolitica, generale Leonid Ivashov. “In politica c’è sempre poca verità, ma in questa vicenda dalla parte della Turchia verità non c’è per niente verità. Perché la lotta al Daesh, che i media turchi hanno riferito come un accordo tra Erdogan e Putin, è una menzogna”, ha detto Ivashov in un conferenza stampa a Rossiya Segodnya. Egli ha sottolineato che nel corso della riunione tra i capi di stato di Russi e Turchia, avvenuta a San Pietroburgo nei primi di agosto, sono state discusse “le questioni fondamentali sulle azioni contro le organizzazioni terroristiche”, in particolare contro il Daesh. “Ma la Russia non ha dato il consenso a questa operazione e non poteva farlo. Perché la Russia rispetta rigorosamente le norme del diritto internazionale e dello statuto dell’ONU… la Turchia con le sue azioni… contribuisce alla distruzione del sistema giuridico esistente nella regione”, ha spiegato Ivashov. Mercoledì l’esercito turco ha lanciato un’operazione contro il Daesh nella città di Dzharablus, nel nord della Siria, in sinergia con l’opposizione siriana e le forze aeree della coalizione internazionale. Le autorità siriane hanno definito le azioni della Turchia una violazione della sovranità dello stato. Lo stesso giorno Dzharablus è passata sotto il controllo dell’esercito siriano libero.