Dato il rifiuto d’accettare la mozione di Lula per ristabilire la sua candidatura, il Partito dei Lavoratori (PT) ha reso ufficiale quella dell’ex sindaco di Sao Paulo, Fernando Haddad come nuovo candidato presidenziale della coalizione “El pueblo feliz de nuevo”.
BRASILIA.– Dato il rifiuto d’accettare la mozione di Lula per ristabilire la sua candidatura, il Partito dei Lavoratori (PT) ha reso ufficiale quella dell’ex sindaco di Sao Paulo, Fernando Haddad come nuovo candidato presidenziale della coalizione “El pueblo feliz de nuevo”(Il popolo di nuovo felice) .
Il periodo di 10 giorni concesso dal Tribunale Superiore Elettorale (TSE) per far sì che la coalizione “El pueblo feliz de nuevo” rimpiazzasse il nome di Lula come suo candidato presidenziale, era scaduto l’11 settembre alle 19:00 (ora locale), com eh informato PL.
Il giorno prima, la presidente del TSE, Rosa Weber, aveva rifiutato una richiesta per estendere questo periodo sino al 17 e aveva deciso di sottomere alla considerazione del Supremo Tribunale Federale (STF) un ricorso straordinario che contestava la decisione presa dallo stesso TSE lo scorso 1º settembre, respingendo la registrazione della candidatura dell’ex presidente brasiliano.
La cerimonia per la nomina ufficiale di Haddad è stata convocata nella veglia “Lula Libre”, installata di fronte alla sede della Superintendenza della Polizia Federale (PF) a Curitiba, capitale dello stato di Paraná, ed è stata realizzata
l’11 settembre, con l’ufficializzazione della candidatura di Manuela D’Ávila, del Partito Comunista del Brasil (PCdoB), per la vicepresidenza della Repubblica.
Il Comitato dei Diritti Umani della ONU ha reiterato che lo Stato brasiliano deve garantire a Luiz Inácio Lula da Silva il pieno esercizio dei suoi diritti politici, incluso quelli inerenti alla sua candidatura presidenziale.
Una nuova determinazione in questo senso è stata proferita lunedì 10 dall’organismo internazionale, come risposta ad una richiesta degli avvocati della difesa dell’ex presidente, per far sì che questi si pronunciasse sulla decisione della autorità brasiliane di disprezzare un’indicazione precedente di questo Comitato.
Il 17 agosto ultimo, il Comitato dei Diritti Umani della ONU aveva indicato allo Stato brasiliano che Lula deve avere la garanzia del pieno esercizio dei suoi diritti politici, inclusi quelli inerenti alla sua candidatura presidenziale, «sino a che tutte le risorse pendenti di revisione contro la sua condanna saranno completate in un giusto procedimento».
Poi, il 1º settembre scorso e con la maggioranza dei voti, il Tribunale Superiore Elettorale (TSE) del Brasile non ha accettato la risoluzione e ha impedito la registrazione della candidatura presidenziale di Lula.
LA VERITÀ VINCERÀ
In una lettera, letta durante una cerimonia realizzata nel teatro della Pontificia Università Cattolica di Sao Paulo (Tuca), il fondatore e leader storico del PT ha affermato che la sua voce è «Quella di Fernando Haddad e di tutti i suoi compagni, nella nostra audace giornata per riscattare la dignità nazionale in tutti gli angoli della nazione.»
«Quí lontano da voi riesco a sentire l’energia che irradia in un’altra notte storica nel Tuca», ha scritto Lula dalla sua cella a Curitiba, riferendosi alla detta «Arrancata della Vittoria», azione che ha posto in marcia quattro settimane di intensa campagna con la mira alle elezioni del prossimo 7 ottobre.
«Sao Paulo si organizza per dire basta al governo della cupola», che ha sempre voltato le spalle ai più poveri», ha segnalato il leader del PT ed ha denunciato che il ricco potenziale nelle aree dell’educazione, scienza, tecnologia e di tutti i segmenti della cultura «torna ad essere decimato da un governo federale illegittimo e dai suoi sostenitori statali».
Poi ha segnalato che queste giornate devono significare anche l’avanzata per eleggere Luiz Marinho come governatore di Sao Paulo e camminare così per la mano con tutto il popolo brasiliano, «un popolo che ha fatto capire chiaramente come voterà nelle elezioni di ottobre » ed ha invitato a firmare un impegno di lotta in nome della speranza che rinasce e di un Brazile che sarà di nuovo felice. Ha poi anche reiterato la sua convinzione che «la verità vincerà». (GM – Granma Int.)
28 settembre 2018