Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer
per la ricostruzione del P.C.I.
Carissime compagne e compagni
la battaglia del compagno Sergio Flamigni continua. Una battaglia per la verità sul chi organizzò il colpo di Stato contro la Repubblica democratica italiana nata dalla lotta di Liberazione antifascista, che si concretizzò con il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro e della sua scorta per impedire il Compromesso storico. Un golpe in perfetta linea con il Piano di rinascita della loggia massonica P2 teso ad eliminare i valori, i partiti e gli uomini della Costituente.
I compagni delle Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer ringraziano questo ulteriore sforzo del comandante Sergio per portare un po’ di luce in questa Italia ottenebrata da opportunismi e menzogne.
Invitiamo tutti i compagni a leggere e diffondere questo prezioso contributo.
La grande menzogna di Stato sul delitto Moro, confezionata alla fine degli anni Ottanta dal brigatista dissociato Valerio Morucci (con la collaborazione del Sisde e della Dc cossighiana), trovò il definitivo avallo nel 1994 con la pubblicazione del libro-intervista dell’ex capo terrorista Mario Moretti Brigate rosse. Una storia italiana, curato dalle giornaliste Carla Mosca e Rossana Rossanda. Una operazione politico-editoriale, quella del libro-intervista, concepita anche per dipingere Moretti come intrepido rivoluzionario dell’ultrasinistra, collocando le sue sanguinarie Br in un ipotetico “album di famiglia” del comunismo italiano.
In questo libro Sergio Flamigni ricostruisce come il quotidiano “il manifesto” (cofondato e codiretto da Rossana Rossanda) raccontò le «cosiddette Brigate rosse», definite “brigate nere” eterodirette, e la lotta armata fino al delitto Moro. Quindi trascrive e commenta le registrazioni foniche (quelle parziali sequestrate dalla magistratura) dei colloqui di Moretti con Mosca e Rossanda nel carcere di Opera del luglio-agosto 1993. E infine riepiloga il vero “album di famiglia” delle Br: una sarabanda di spioni, infiltrati, delatori, provocatori, pentiti e ambiguità di ogni genere.
Come tutti i precedenti lavori di Flamigni sul tema, anche questo libro ha la sola finalità di dimostrare che la versione morucciana-morettiana del sequestro Moro è una colossale menzogna di Stato (infatti assurdamente avallata da certa magistratura). Così come è una grande mistificazione la pretesa “limpidezza rivoluzionaria e comunista” delle Br e di torbidissimi terroristi come Mario Moretti e Giovanni Senzani.
SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul caso Moro, sulla Loggia P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003) e di numerosi altri libri-inchiesta, fra i quali Patto di omertà (2015), Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016), La sfinge delle Brigate rosse (nuova edizione 2018), Il quarto uomo del delitto Moro (2018), tutti pubblicati da Kaos edizioni.