Il soggetto è stato arrestato nello stato Falcon mentre si trovava, senza dare una convincente spiegazione, attorno alle strutture petrolifere venezuelane strategiche, compiendo operazioni segrete illegali che preparano sabotaggi e piani terroristici.“Ieri abbiamo catturato una spia statunitense che spiava le raffinerie di Amuay e Cardón, nello stato di Falcón, abbiamo fotografie e video”, ha riferito il Capo dello Stato durante una videoconferenza con i giovani del Partito Socialista Unito del Venezuela (JPSUV) per il suo 12° anniversario dalla fondazione.
Al mercenario è stato sequestrato un arsenale di sofisticate armi pesanti e grandi quantità di dollari, così come altri oggetti da guerra e di spionaggio. “È una guerra di vendetta da parte dell’impero gringo contro il Venezuela per impedirci di produrre benzina, diesel e tutti i derivati del petrolio”, ha avvertito (video nel link https://www.hispantv.com/
La spia statunitense, dopo la sua cattura in flagrante, è stata trasferita al Pubblico Ministero per le indagini giudiziarie iniziate immediatamente.
“L’arrestato è attualmente nella fase dell’interrogatorio e delle dichiarazioni. Questo evento si aggiunge al fatto che due giorni fa, il collega Tareck El Aissami, insieme ad esperti, ingegneri e tecnici, ha scoperto e smantellato un piano che cercava di provocare un’esplosione nella raffineria di El Palito”, ha avvertito il presidente Maduro riguardo ad un altro impianto petrolifero nello stato di Carabobo .
Il Capo dello Stato ha invitato i lavoratori della raffineria a rafforzare le misure di sicurezza, interne ed esterne, in tutti i processi produttivi. “Hanno raggiunto un livello di follia criminale, ma Dio sta con noi”, ha affermato.
Il presidente della nazione ha annunciato che con la cattura della spia il piano terroristico è stato smantellato, grazie alla attivazione al 100% delle forze di sicurezza preposte a garantire la sicurezza fisica di tutti gli impianti petroliferi e strategici.
“Nelle prossime ore, ne sono sicuro, i dettagli di questa cattura e dei suoi risultati verranno resi noti”, ha detto.
Nel maggio scorso, le autorità venezuelane avevano già catturato due ex marines coinvolti in un’azione fallita di colpo di Stato contro Maduro.
Questo arresto avviene in un momento in cui il Venezuela sta cercando di alleviare una crisi del carburante – conseguenza delle sanzioni statunitensi – con l’aiuto dell’Iran. Il Paese persiano tra maggio e giugno ha inviato 5 petroliere cariche di benzina e reagenti per produrla e una nave con viveri per aprire un supermercato di prodotti iraniani.
Molto irritati dalle spedizioni di carburante iraniano in Venezuela, gli Stati Uniti hanno sequestrato carichi di benzina iraniana di proprietà venezuelana a luglio, bloccando 4 petroliere battenti bandiera liberiana che trasportavano carburante nel paese bolivariano.
A queste azioni di blocco e sanzioni gli USA abbinano sabotaggi interni, attentati alle strutrure e corruzione dei dirigenti di PDVSA per indurli a lavorare in maniera contraria agli interessi del paese.