Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha assicurato che ” quelli che hanno fatto sparire 30.000 giovani durante la dittatura militare in Argentina, oggi occupano incarichi nel governo di Mauricio Macri e adesso vogliono far sparire il canale interstatale di televisione Telesur in questo paese.
Autore: Cubasi
“Gli stessi che hanno fatto sparire 30.000 giovani in Argentina dal 1976 al 1983, stanno cercando di far sparire Telesur. È la stessa oligarchia mediatica”, ha detto Maduro parlando alla televisione statale venezuelana, alcuni giorni fa.
“Il Governo di Macri – con il quale Maduro ha una marcata distanza – fallirà nel suo tentativo di far tacere Telesur, dato che il canale incontrerà alternative per non sparire dall’Argentina”, ha detto il capo di Stato nella cui capitale, Caracas, c’è la sede principale del canale televisivo.
“Non potranno far sparire Teelsur, se lo proibiscono in argentina lo vedranno con internet, per le reti sociali (…) ma non toglieranno Telesur dell’Argentina, annunciatelo pure”, ha ripetuto Maduro.
“Inventeremo strumenti, ma non toglieranno Telesur dall’Argentina”.
Lo Stato argentino è proprietario del 16% delle azioni di Telesur alle quali rinuncerà formalmente sei mesi dopo l’annuncio ufficiale dell’abbandono del canale.
“La decisione del Governo di Macri d’abbandonare la società va in linea con quello che ci siamo proposti per i media pubblici in termini di pluralismo e austerità”, ha detto il ministro dei Media e Contenuti Pubblici dell’Argentina, Hernán Lombardi.
La società Nuova Televisione del Sud, padrona di Telesur, è formata da Venezuela, Cuba, Ecuador, Bolivia, Nicaragua e Uruguay.
“Telesur continuerà a diffondere la verità, difendendo la la vera espressione dei popoli di fronte a questo attacco della destra baldanzosa”, ha aggiunto Maduro.
La presidente di Telesur, Patricia Villegas, ha pubblicato un editoriale nella pagina web del canale, nella quale assicura che il Governo di Macri ha deciso di abbandonare la società senza stabilire nessuna comunicazione formale con la direzione di questo mezzo di comunicazione, mentre Lombardi al contrario ha affermato che il segretario dei media pubblici, Jorge Sigal, ha conversato cinque sei volte con lei per anticiparle la decisione. (Traduzione GM- Granma Int.)
7 aprile 2016