Decine di migliaia di persone in piazza San Giovanni, a Roma, per dire “mai più fascismi” e manifestare in difesa del lavoro, della partecipazione e della democrazia. Una manifestazione pacifica e colorata quella indetta da Cgil, Cisl e Uil all’indomani dell’assalto alla sede di Corso d’Italia del sindacato guidato da Maurizio Landini. «Non solo una risposta all’attacco squadrista alla Cgil, e dunque a tutto il sindacato e al mondo del lavoro che i sindacati rappresentano, ma anche una piazza che rappresenta tutta l’Italia che vuole cambiare il Paese, che vuole chiudere la storia di violenza politica che ci colpisce tutti», ha tuonato dal palco Landini.
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«Occorre riportare al centro dell’agenda politica il lavoro, e non solo in Italia. L’attacco al sindacato ha avuto risalto in tutta Europa e oltre e allora lancio una proposta: costruire una rete continentale antifascista e a difesa della democrazia. La democrazia non si esporta con le armi, ma con il lavoro», ha incalzato il segretario della Cgil.
Alla manifestazione anche delegazioni della Fnsi e dell’Usigrai, dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, di Articolo21 e altre associazioni. «Siamo qui oggi per manifestare la nostra vicinanza e la solidarietà del sindacato dei giornalisti italiani ai dirigenti e agli iscritti della Cgil dopo l’assalto squadrista alla sede nazionale e per difendere la Costituzione, nata dalla resistenza al nazifascismo, e i suoi valori: la Costituzione della Repubblica fondata sul lavoro, lavoro che in questo Paese si vorrebbe sempre più precario e sempre meno tutelato», ha detto Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana.