di: Cristiano Mais
Procurato allarme.
E’ questo il capo d’accusa rivolto contro Mario Draghi dal ‘Codacons’, la storica sigla nata a tutela dei consumatori.
L’associazione, infatti, ha deciso di scendere in campo e denunciare il super premier che tutto il mondo ci invidia per alcune frasi pronunciate nel corso della sua conferenza stampa prenatalizia, ossia il 22 dicembre.
Il Codacons accusa l’ex capo della Bce di aver commesso un “grave errore” nel dare i numeri – è proprio il caso di dirlo – a proposito della pandemia e, in particolare, sui decessi dovuti al covid.
Ecco le parole incriminate e finite sotto i riflettori del Codacons: “Dei decessi, tre quarti non sono vaccinati”.
Sottolinea l’associazione dei consumatori: “Sono numeri smentiti dagli ultimi dati disponibili e pubblicati dall’Istituto superiore di sanità, secondo cui dal 22 ottobre al 21 novembre i morti per covid-19 in Italia sono stati 1.755: tra loro 722 non erano vaccinati, mentre 1.033 avevano ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Il 58,9 per cento dei morti, quindi, aveva ricevuto almeno una dose e il 41,1 per cento non era vaccinato. Esattamente l’opposto di quanto affermato da Draghi”.
Commenta il Codacons: “Possiamo capire che un premier possa esagerare nelle sue dichiarazioni, ma sui dati, specie se così delicati perché relativi ad un’emergenza sanitaria in atto, deve sempre mantenere una serietà assoluta, per evitare di provocare paure e sofferenze inutili, specie durante le festività”.
E conclude: “Per tale motivo invitiamo oggi il premier Draghi a rettificare le errate informazioni fornite ai cittadini. Altrimenti, sarà inevitabile una denuncia in Procura per procurato allarme”.
Staremo a vedere se, nelle prossime ore, il super premier farà marcia indietro o resterà saldo sulla sua ferrea posizione. Anche se i numeri parlano chiaro e non lasciano spazio a dubbi, interpretazioni o suggestioni.
E poi, Super Mario in queste ore ha ben altro a cui pensare. Proprio dopo quelle storiche parole pronunciate durante l’incontro con la stampa.
In cui si è autocandidato per il vertice del Quirinale in un modo che più diretto non si può.
Il governo ha ormai tracciato il solco per la gestione non solo della pandemia, ma anche per il tragitto economico del ‘Recovery Plan’, ha proclamato Draghi ai genuflessi italiani. Basta solo seguire quella rotta e per farlo c’è unicamente bisogno di un esecutore.
E’ vero, il premier ha l’imperdibile dono della chiarezza. Ma che ci sto ormai io a fare come premier? Basta un Franco qualunque – vale a dire il draghiano di ferro e attuale ministro dell’Economia – per svolgere il compitino. Io, poi, guardo, controllo e intervengo dall’Alto.
Trattasi del Colle più alto.
Non ancora, quindi, dal Cielo. E, nella fattispecie, da San Pietro. Dove il poliedrico Super Mario potrebbe approdare appena terminato il suo settennato e occupare quindi la poltrona di Bergoglio. Che caso mai può accomiatarsi, come del resto ha fatto con larghissimo anticipo il teutonico Ratzinger, che ancora se la spassa a guardare dalle sue magioni cosa cavolo succede su questa ‘benedetta’ terra…
E volete che il futuro Presidente-Papa possa mai impelagarsi in beghe di cortile con il Codacons?
28 Dicembre 2021