Il vicesindaco di Croglio, Roberto Ghiazza, esponente di un’associazione cattolica che organizza colonie coi bambini, ha commentato la mia interrogazione al Consiglio di Stato sui fatti violenti di matrice neo-nazista con una tipica frase da cento like su Facebook: “Gli estremismi sono tutti sbagliati e andrebbero limitati per evitare il ripetersi di spiacevoli episodi già avvenuti in passato. Come dicevo sono tutti sbagliati: quelli di destra così come quelli di sinistra. Assurdo pensare però come l’esito di una guerra abbia demonizzato l’estremismo di destra lasciando, senza freni, quello di sinistra: il comunismo”.
Dobbiamo insomma prendere atto che per il signor Ghiazza l’estremismo di destra (cioè il razzismo e lo squadrismo violento!) nel nostro Paese sarebbe “demonizzato”. Oh poverini! Il vicesindaco di Croglio farebbe bene a ricordare che a punire queste tendenze, in Svizzera, non siamo noi comunisti ma è una legge stabilita dai partiti borghesi, cioè l’art. 261bis del Codice penale. Trovo gravissimo che un membro delle nostre istituzioni faccia intendere che il codice penale svizzero “demonizzi” i nazisti, quasi questi ultimi siano delle vittime.
Mi auguro infine che nessun sincero democratico osi paragonare un Partito come quello comunista con dei gruppi eversivi e violenti, che accoltellano le persone nel nome di una ideologia che pure nelle sue fondamenta teoriche è razzista e guerrafondaia. Giova ricordare a chi ha la memoria corta che i partiti comunisti nel mondo sono stati alla guida delle più grandi battaglie democratiche, quali furono le lotte di liberazione anti-coloniali. In Svizzera esistiamo da oltre 70 anni (prima col nome di Partito del Lavoro) contribuendo alle più importanti lotte sociali, civili e democratiche. E in molti paesi d’Europa i partiti comunisti hanno contribuito in modo decisivo a scrivere le più avanzate costituzioni repubblicane e democratiche: dall’Italia nel 1948 al Portogallo nel 1974. Se insomma oggi il signor Ghiazza gode del diritto di sproloquiare liberamente ciò è (anche) grazie ai comunisti, morti a milioni per difendere i diritti calpestati da tali figuri ritenuti “demonizzati”!
Che si studi la storia del nostro Paese prima di mettere nello stesso calderone chi lottò per la libertà, la neutralità e l’indipendenza (i comunisti e tanti altri democratici) e chi voleva invece rendere la Confederazione schiava di Mussolini e di Hitler (anche nelle fila dell’esercito e fra certi consiglieri federali di “centro”!). E’ intollerabile insultare la memoria dei nostri concittadini, ticinesi, sinceri patrioti socialisti e comunisti, che partirono in Spagna a combattere il fascismo! Sarebbero estremisti pure loro?! Questa è LA storia svizzera di cui andare fieri, signor Ghiazza: ne prenda buona nota al posto dei suoi sofismi!
Massimiliano Ay, segretario politico del Partito Comunista e deputato al Gran Consiglio
11 gen 2018