Questo è uno scrigno che contiene e conserva le parole e i volti di tante partigiane e partigiani. Va maneggiato con la cura ed il rispetto che si deve alle madri e ai padri che hanno generato un Paese altro, diverso e opposto a quello fascista: l’Italia – come è scritto sulla Costituzione – del lavoro e della pace.
Tutti molto anziani, naturalmente. Immaginiamoli da giovani, da ragazzi, alcuni da ragazzini, quando, spesso in modo diverso l’uno dall’altro, ma uniti tutti dalla volontà di liberazione e di libertà, affrontarono un nemico spietato ed infinitamente più forte, e lo sconfissero.
È il loro dono e per questo ci sono cari. Non è un libro di storia, perché evoca un sentimento di gratitudine e ci presenta una galleria di ricordi che collega il passato al presente, che ci fa umani fra gli umani.
Ragazzi di allora che parlano ai ragazzi di oggi, come se dicessero che sì, si può e si deve cambiare, mettendosi in gioco. Un messaggio che propone una tensione alla cittadinanza attiva, un impegno che accomuna la generazione della radio a quella del web.
Quando Laura Gnocchi e Gad Lerner proposero questo progetto a Carla Nespolo, la presidente nazionale dell’ANPI accettò con entusiasmo, facendolo proprio. Grazie a Laura e a Gad, dunque, perché hanno ideato e creato questo incontro. E poi a ciascuno dei protagonisti intervistati. Ed ancora allo SPI Cgil, che ci ha davvero aiutato. E grazie a tutti voi che, visionando queste pagine, contribuite giorno per giorno a rendere stabile e permanente questo Memoriale, come un monumento scavato nella pietra della vita.
Gianfranco Pagliarulo, Presidente nazionale dell’ANPI