#Venezuela Pettinati, ben alimentati, con mascherina, abito arancione ed interprete, di fronte alle autorità giudiziarie ascoltano cosa li attende.
Sono il gruppo di 31 mercenari, contractors (tra cui i 2 statunitensi) e disertori venezuelani che hanno tentato una operazione armata pochi giorni fa contro il governo Maduro e che sono stati catturati dalle Forze Armate e dalle organizzazioni popolari socialiste.
Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha annunciato di aver ordinato l’arresto del consigliere del leader dell’opposizione Juan Guaidó, Juan José Rendón e di altre 22 persone nel quadro dell’operazione fallita che è stata effettuata domenica scorsa contro Nicolás Maduro.
Ha anche chiesto un mandato di arresto internazionale contro lo statunitense, Jordan Goudreau, capo della agenzia di contractors, uno degli accusati di essere coinvolti nell’operazione, che in un video si è attribuito la paternità dell’azione.
D’altra parte, gli ex militari statunitensi detenuti in Venezuela per la fallita “invasione” sono stati accusati di “terrorismo” e “cospirazione”, secondo Saab.
Questi sono Luke Alexander Denman, 34 anni, e Airan Berry, 41 anni, che sono accusati di “terrorismo, cospirazione, traffico illecito di armi da guerra e associazione a delinquere”, crimini con penalità comprese tra 25 e 30 anni di carcere (30 anni è la condanna massima in Venezuela).
Da notare che dagli Stati Uniti, alcune mogli e familiari degli arrestati hanno filmato dei video in cui “esigono” (il termine è letterale) che il governo Maduro rispetti i diritti umani degli arrestati.
A queste richieste hanno risposto vari esponenti del governo venezuelano affermando che in Venezuela ciò è garantito, mentre invece molto difficilmente negli Stati Uniti sarebbe avvenuta la stessa cosa se alcuni agenti venezuelani si fossero introdotti armati negli Stati Uniti per attentare alla vita del presidente Trump.
https://twitter.com/anyaparampil/status/1258934513838759942…
https://www.latercera.com/…/fis…/XOKMEMVP7ZH6TJ3DRSVLT2OHBA/
(cliccare sull’immagine per vedere il video)