di: PAOLO SPIGA
Saremo tutti microchippati?
Tanti robottini senza più un grammo di sale in zucca?
Un esercito di burattini che agiscono solo per impulso del chicco di riso elettronico sottopelle?
La prospettiva è più vicina che mai, visto quanto sta progettando un’azienda svedese, Biohax, che in perfetto gemellaggio e sintonia con le “idee” di Bill Gates & C. sta producendo microchip a tutto spiano.
Ha cominciato a distribuirli già in Germania ed in Svezia e ora attende il nullaosta dal nostro ministero per la Salute.
A quanto pare, però, alcune decine di microchip – a questo punto di tutta evidenza illegali – sarebbero già stati impiantati ad alcune persone, con la compiacenza di un centro medico nostrano.
Perché mai accelerare, in modo clandestino, tale prassi, già di per sé molto discutibile?
Al ministro Roberto Speranza la risposta. Ed alla magistratura l’accertamento delle responsabilità.
Il rappresentante di Biohax Italia, Eric Larsen, ha in programma di impiantare a brevissimo 2500 – 3000 microchip, distribuiti tra Roma e Milano.
Ha già preso contatti operativi con Vodafone e Paypal per attivare la “macchina” operativa e poter quindi procedere ad una adozione di massa. A questo punto: adozione libera o forzata?
Da tener presente che l’ex numero uno di Vodafone, Vittorio Colao, è oggi al vertice della task force governativa per gestire la fase due post Covid-19.
Conflitto d’interessi in vista?
Attraverso il microchip potremo fare di tutto: prenotazioni e soprattutto pagamenti d’ogni tipo, proprio come è nei programmi del neo filantropo-miliardario che ha deciso di governare il pianeta, Bill Gates, a bordo della Fondazione creata con la moglie Melinda. E anche a bordo di quella “criptovaluta digitale” che controllerà le transazioni a livello mondiale.
Descrive l’ormai prossimo futuro Jowan Osterlund, uno degli sviluppatori della tecnologia griffata Biohax International: “Si tratta semplicemente di eliminare il bisogno di portarsi dietro il portafogli, il portachiavi, tutti questi elementi scollegati che creano solo rischi: se li perdiamo, perdiamo la nostra identità”.
Che invece decidiamo di consegnare – infiocchettata di tutto punto – ad un “Sistema” di controllo a noi del tutto ignoto ed estraneo!
Secondo Osterlund, Biohax sta lavorando per fare in modo che nel microchip siano contenute tutte le informazioni circa la salute di una persona. Attraverso di esso, infatti, è possibile conoscere le condizioni di salute di un individuo in tempo reale e persino di somministrare vaccini in formato digitale, come sta già avvenendo in Texas, dove sono stati utilizzati homeless (i senza tetto) come cavie!
Ai confini della realtà.
L’Unione Europea è pronta a genuflettersi davanti al mondo prospettato da Bill Gates and Friends, come in questo caso Biohax. Tanto che il vicepresidente della Commissione Ue Dombrowskis ha appena raccomandato caldamente l’utilizzo di pagamenti digitali senza alcun contatto fisico.
Solo un consiglio?
17 Maggio 2020