di Elisa Fontana
Nei primi sette mesi di quest’anno gli sbarchi di migranti in Italia sono aumentati del 115% rispetto all’anno prima e non accennano a fermarsi. E stiamo parlando di dati del Viminale non dell’Eco di Mosca.
Dice l’inarrivabile Piantedosi che il gran numero di sbarchi di migranti in questi mesi “è il frutto di una pressione migratoria epocale legata a una drammatica crisi socio-economica in Tunisia”. Pensiero che deve essergli costato mesi di studio e di riflessione per la profondità e l’originalità dell’assunto e della conclusione Ohibò, ma allora alcune domande sorgono spontanee.
La prima: ma il tanto sbandierato blocco navale quando lo fanno? Siamo tutti curiosi di vederlo all’opera, perché, se è metodo infallibile per fermare tutti questi scostumati, come ci urlava da tutti i luoghi e da tutti i laghi Giorgino non moltissimo tempo fa, perché non viene messo in opera?
Ah, dite che lo faranno dopo che avranno tolto le accise, dato i soldi per l’alluvione all’Emilia Romagna e fatto il Ponte di Messina? Bene, roba di giorni allora, possiamo metterci comodi. La seconda domanda. Ma quando Piantedosi parla di grave crisi socio-economica sta parlando di quel Paese, la Tunisia, con cui abbiamo stretto accordi, dato centinaia di milioni di euro, fatto viaggi di stato praticamente ogni settimana, portato anche la contessa Ursula, badando bene entrambe, Giorgino e Ursula, a non guardare la repressione politica e la violazione dei diritti umani perpetrati da Saied?
La Tunisia è quel Paese che doveva essere da apripista per il famigerato e fantasmagorico piano Mattei che tutto il mondo ci invidia? Bene, continuiamo a metterci comodi, allora.
Come dite? Non è cambiato assolutamente nulla dai governi precedenti, anzi la situazione si è aggravata di molto? No, non è vero che non sia cambiato nulla. Adesso nella quasi totalità dei tg controllati dalla maggioranza di migranti e di sbarchi oltre ogni limite non se ne parla proprio e voi dite che non è cambiato nulla?
P.S.: nel frattempo il governo chiede alle ONG di andare in mare e salvare vite umane, perché loro da soli non ce la fanno a coprire tutte le richieste d’aiuto. Che è già una meravigliosa pena del contrappasso per questa gente senza alcuna bussola nè etica, nè politica, anche se poi, lasciano comunque la loro zampata belluina e fanno sbarcare le Ong cariche di naufraghi a Civitavecchia o a La Spezia.
Prima dovevano affondarle, adesso le coordinano. Non sono meravigliosi?
16 agosto 2023