Il sindaco a “Che Tempo che fa”: “Non si può restare indifferenti quando si vede qualcuno che muore”
Ieri Mimmo Lucano è stato ospite di Fazio a Che tempo che fa. Alla domanda se il dovere di un amministratore è quello di rispettare la legge il sindaco di Riace ha risposto: “Io rispetto la legge – precisa- e anche il matrimonio di cui mi accusano è stato regolare, tra due persone che si conoscevano, io mi sono limitato a seguire la norma. Ma quando si vede qualcuno che muore è impossibile rimanere indifferenti, non si può stare fermi perchè ‘lo dice la legge’. Anche le leggi naziste erano la legalità ma è stato un dramma per l’umanità”. Poi aggiunge di aver giurato sulla Costituzione italiana e cita l’articolo 10 della Carta, quello che recita che l’ordinamento italiano ‘si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute’ e ‘la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali’.
Riace “dimostra che ci può essere anche un’altra realtà – aggiunge – alla parola migrazione si associano spesso problemi e si costruisce una propaganda elettorale”. L’esperienza di questo piccolo paesino ha invece dimostrato che possono esserci alternative. “E se è possibile a Riace, è possibile ovunque”, aggiunge Lucano. “Sono giorni di amarezza – dice in conclusione – ma non ho mai pensato meglio non farlo… Quando si ha un ideale, trovi dentro una forma di entusiasmo, si superano i momenti di sconforto. E poi il fiume di solidarietà è stato una cosa straordinaria. Voglio tornare a Riace il più presto possibile”. E il sogno di Mimì Lucano non finisce qui. Adesso che il sistema sprar è bloccato “possiamo tornare alle origini come i primi 4 anni, con i volontari – spiega – Non è possibile che debba prevalere questa società della barbarie. Il nostro sforzo e’ costruire una società dove non ci sono pregiudizi: incontrare un’altra persona dovrebbe essere sempre un orgoglio”.
22 ottobre 2018