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Problemi di politica internazionale assieme a tensioni interne ucraine. «Voglio sostituire il ministro della Difesa. Serve un nuovo approccio». Zelensky con queste parole ha rimosso Oleksii Reznikov, impegnato da oltre un anno nella guerra contro la Russia. ‘Nuovo approccio’ politico, o militare, o di corruzione che ormai corrompe anche il fronte militare?
«Nuovi approcci e altri metodi di interazione sia con le forze armate che con la società», a licenziare senza spiegare niente. Problemi di corruzione diffusa, ma molto altro non reso noto
Nuovo ministro, il tataro di Crimea
Al posto di Reznikov, in realtà allontanato perché il suo ministero è finito al centro di un presunto scandalo di corruzione, avendo – si dice – acquistato svariati prodotti per l’esercito ucraino a prezzi gonfiati, arriva Rustem Enver Umerov che Zelensky presenta così. «La Verkhovna Rada ucraina (il Parlamento) conosce bene questa persona e il signor Umerov non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Mi aspetto che il Parlamento sostenga questo candidato», lancia Zelensky, forse non proprio sicuro che ciò accada con un plebiscito.
Chi è Rustem Enver Umerov
Ma che cosa sappiamo di Umerov, si chiede diffidente Federico Giuliani su InsideOver. Il nuovo ministro della Difesa di Kiev, 41 anni e musulmano, è un esponente di spicco della comunità tatara di Crimea, e ha rappresentato il suo Paese nei delicati negoziati svolti con la Russia la scorsa primavera. Umerov, un tataro di Crimea, è nato a Samarcanda, nell’Uzbekistan sovietico, il Paese in cui la sua famiglia fu deportata ai tempi di Stalin, negli anni Quaranta. È tornato in Crimea da bambino, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, quando ai tartari fu consentito rientrare nella loro terra d’origine.
Addestrato al Dipartimento di Stato Usa
In Ucraina il giovane Umerov ha frequentato la scuola superiore e partecipato al programma ‘Future Leaders Exchange’ finanziato dal dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Ha quindi vissuto in una famiglia ospitante e frequentato per un anno accademico una scuola statunitense, salvo poi conseguire una laurea in economia e un master in finanza all’Accademia nazionale di Management di Kiev. Umerov ha iniziato la sua carriera nel settore privato, entrando poi a far parte di uno dei principali operatori di telefonia mobile ucraini nel 2004.
Uomo d’affari
Nel 2013, il futuro ministro della Difesa ha compiuto il suo primo grande salto, fondando la propria società di investimento, Astem, e la relativa ‘Fondazione Astem’. La società in questione sostiene di gestire investimenti nei settori delle telecomunicazioni, della tecnologia dell’informazione e delle infrastrutture, per lo più torri di comunicazione e reti in fibra ottica. Una azienda molto piccola, a leggere il sito ufficiale: ‘Advisor, Enver Umerov. Boca Raton, Florida, Stati Uniti d’America’.
Un negoziatore di talento
Nel 2019 è stato eletto in parlamento tra le fila del partito Holos, liberale e filoeuropeo. Qui è stato co-presidente della Piattaforma Crimea, di fatto uno sforzo diplomatico internazionale ad invertire l’annessione della penisola da parte della Russia, avvenuta via referendum della popolazione nel 2014. Sia dopo l’annessione della Crimea che dopo l’inizio dell’offensiva su vasta scala della Russia, Umerov ha preso parte a colloqui dietro le quinte con funzionari russi, incluse le negoziazioni di scambi di prigionieri di alto profilo e di evacuazioni di civili.
Ha fatto parte della delegazione dell’Ucraina nei negoziati con la Russia nelle prime settimane di guerra e ha partecipato ai colloqui sulla creazione di un corridoio di esportazione per il grano ucraino attraverso il Mar Nero.
Fondo per le proprietà statali
Nel settembre dello scorso anno è stato nominato capo del Fondo per le proprietà statali, un’agenzia che vende beni statali a investitori privati. Posizione decisamente delicata rispetto alla malattia della corruzione diffusa. Gli è stato attribuito il merito di aver risanato un’istituzione che è stata spesso impantanata in scandali di corruzione, rilanciando le vendite dei beni demaniali e ottenendo introiti record per lo Stato durante la guerra.
Adesso, benedetto da Zelensky, dovrà unire le sue competenze fin qui messe in mostra e altre da scoprire, per rilanciare il ministero della Difesa. Con quali ‘attenzioni’ da parte del blocco Usa-Nato?
5 Settembre 2023
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