Durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco tenuta il 14, il presidente della Camera dei rappresentanti statunitense Nancy Pelosi ha accusato la Cina di aver tentato di esportare il “dispotismo digitale” tramite la società di tecnologia delle comunicazioni Huawei, affermando che la Cina ha minacciato ritorsioni economiche contro i Paesi che non utilizzano ancora la tecnologia Huawei. La supposizione di Pelosi ha portato il diplomatico cinese, Fu Ying a chiedersi: “Perché introdurre la tecnologia 5G di Huawei nei Paesi occidentali minaccerebbe il loro sistema politico? Il sistema democratico è davvero così fragile da potere essere minacciato dalla sola azienda Huawei?”
Innanzi all’applauso dell’auditorium alla domanda di Fu Ying, Pelosi ha rivelato imbarazzo, ed ha aggiunto che aziende cinesi come la Huawei non hanno il “modello dell’impresa libera”. In merito il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, partecipe alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha sottolineato che molti paesi, tra cui Regno Unito e Germania, non ascoltano né credono alle dicerie, e sulla base della salvaguardia della sicurezza delle infrastrutture di comunicazione di base del proprio paese, hanno volontà di fornire un ambiente concorrenziale equo alle altre imprese. Perché gli USA non possono accettare che anche aziende di altri paesi siano in grado di emergere? Probabilmente perché sperano di non dover assistere allo sviluppo degli altri Paesi.
Il principio di non discriminazione è uno dei principi fondamentali dell’economia di mercato, e il principio chiamato da Pelosi “modello d’impresa libera”. Questo è la solenne promessa di tutte le parti di mercato per una concorrenza leale. Sfortunatamente, alcuni politici statunitensi hanno non soltanto rotto quest’accordo sulla questione del 5G della Huawei, ma anche cercato di impedire ai suoi partner europei di cooperare con l’azienda. L’entusiasmo di Washington per il protezionismo ha già minato gravemente le leggi del mercato e la fiducia degli investitori.
Il tema di questa Conferenza sulla sicurezza di Monaco è “L’assenza della parte occidentale”. Come affermato da Wolfgang Ischinger, presidente della conferenza, l’Occidente sta diventando non così “occidentale” e anche il mondo sta diventando non così “occidentale”. E’ probabile che l’arroganza e l’unilateralismo degli USA su molte questioni abbiano incoraggiato la diffusione di quest’instabilità nel continente europeo.
L’ascesa collettiva dei Paesi emergenti è uno dei fenomeni politici internazionali a cui il mondo occidentale si trova inevitabilmente a far fronte nella prima metà del 21esimo secolo. Si tratta anche di un’importante forza motrice per il graduale passaggio delle relazioni sud-nord da sbilanciamento a equilibrio e per la democratizzazione delle relazioni internazionali. Ciò non dovrebbe essere motivo di frustrazione per gli europei. Anzi, piuttosto che essere preoccupati, è meglio uscire agendo in maniera pratica dalla situazione di “assenza della parte occidentale”. La cooperazione attiva con i Paesi emergenti sarà una buona soluzione affinchè le tradizionali potenze europee possano sbarazzarsi di questo dilemma, e abbandonare il “centralismo occidentale” è il primo passo verso la cooperazione.
2020-02-16