TEATRO TIEFFE MENOTTI
Via Ciro Menotti 11
MILANO
da martedi 27 a venerdi 30 gennaio 2015
dal martedi al giovedi ore 20:30
il venerdi ore 19:30
per informazioni e prenotazioni
Biglietteria Teatro Menotti
02/36592544
biglietteria@tieffeteatro.it
moro
i 55 giorni che cambiarono l’Italia
di Ferdinando Imposimato e Ulderico Pesce
Interventi in video del giudice Ferdinando Imposimato
interpretato e diretto da Ulderico Pesce
“Non hanno ucciso solo le Brigate Rosse, Moro e i ragazzi della scorta
furono uccisi anche dallo Stato.”
Questa frase e’ il fulcro dell’azione scenica ed e’ documentata dalle indagini del Giudice Ferdinando Imposimato, titolare dei primi processi sul caso Moro, che nello spettacolo compare in video interagendo con il protagonista e rivelando verita’ terribili che sono rimaste nascoste per circa quarant’anni. Tra queste verita’ la presenza in via Fani il 16 marzo del 1978, mentre ammazzano i cinque uomini della scorta e rapiscono Aldo Moro, del colonnello dei Servizi segreti italiani Camillo Guglielmi chiamato, secondo la testimonianza di Pierluigi Ravasi, altro agente dei Servizi, a “coordinare” le operazioni di rapimento da Pietro Musumeci Segretario dei Servizi successivamente arrestato per aver depistato le indagini sulla Strage di Bologna.
MORO CAPISCE CHE A VOLERE LA SUA MORTE E’ UNA PARTE DELLA D.C.
Il titolo dello spettacolo “moro” con la “m” minuscola a voler sottolineare che nel cognome del grande statista la radice del verbo “morire Come se la “morte di Aldo Moro fosse stata “scritta, fosse cioe’ necessaria per bloccare il dialogo con i socialcomunisti assecondando i desideri dei conservatori statunitensi e dei grandi petrolieri americani in Italia rappresentati da Giulio Andreotti e Francesco Cossiga che, dopo la morte di Moro, ebbero una folgorante carriera econdannarono l’Italia alla “sudditanza agli USA.
Moro sente che uominidi primo piano del suo stesso partito vogliono la sua morte e lo scrive in unadelle ultime lettere che fanno da leit motive dello spettacolo: “Il mio sangue ricadra’ su di voi, sul partito, sul Paese. Chiedo che ai miei funerali non partecipino né Autorita’ dello Stato, ne’ uomini di partito. Chiedo di essere seguito dai pochi che mi hanno voluto veramente bene e sono degni di accompagnarmi con la loro preghiera e con il loro amore”
SIAMO TUTTI CHARLIE MA CHI HA AMMAZZATO MORO E’ LIBERO
Il protagonista dello spettacolo Ciro Iozzino, fratello di Raffele, membro della scorta di Moro, nello spettacolo dice: “E’ morto mio fratello, egli assassini sono morti da senatori a vita, forse, o girano per strada intutta liberta’. I terroristi delle BR sono liberi, Franco Bonisoli e’ libero dal 2001; Mario Moretti capo assoluto delle Br e’ in semiliberta’ Gallinari e’ libero dal 1996 ed e’ morto da qualche anno di infarto; Maccari morto in carcere nel2001; la Balzerani, condannata a sei ergastoli l’hanno liberata, non si e’ maipentita e dissociata,sta su facebook; Alvaro Lojacono e’ libero in Svizzera; Alessio Casimirri gestisce un ristorante in Nicaragua, perche’ li hanno liberaticon tutta questa facilita’ Il carcere non e’ da augurare a nessuno neppure aloro ma cosa e’ troppo. La lapide che ricorda i nostri fratelli non dice che a uccidere sono state le Brigate Rosse, perche’ non l’hanno scritto? Perché? E la lapide e’ messa a terra, e i cani passano e ci fanno la pipi’ sopra, sulle facce pisciano i cani. Che Italia di niente, e gli italiani? Indifferenti. Gli italiani mi hanno regalato solo dolore e indifferenza, tanta indifferenza, l’indifferenza che e’ piu’ dolorosa del dolore”
Il Giudice Ferdinando Imposimato e Ulderico Pesce hanno attivato sul sito www.uldericopesce.it una petizione popolare per chiedere che tutti i documentirelativi all’assassinio di Aldo Moro e dei membri della scorta, compresi quelliche riguardano le Brigate Rosse vengano desecretati
Firma la petizione
PERINFO
uldericopesce@gmail.com
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