Francesco Ciotti
Un’importante sortita delle forze aerospaziali russe ha colpito la capitale ucraina 2 giorni fa. Il ministero della Difesa russo aveva riportato della distruzione di un sistema di difesa missilistica terra-aria Patriot fornito dagli Stati Uniti utilizzando un missile ipersonico Kinzhal, secondo quanto riferito dal notiziario militare Zvezda.
I video ricavati dalle telecamere di Kiev mostrano il lancio rapido in emergenza di tutti e trenta i missili in dotazione alla batteria nel vano tentativo di intercettare il Kinzhal in arrivo, il cui impatto sarebbe testimoniato da un’esplosione nei pressi della zona di lancio da cui si è alzata un’evidente colonna di fumo.
Immediata è stata la smentita di Kiev, che ha dichiarato di aver abbattuto 18 missili russi durante la notte, inclusa un’intera raffica di sei ipersonici. Il portavoce dell’aeronautica ucraina Yuri Ignat, aveva assicurato con fermezza che il sistema missilistico antiaereo Patriot non può essere distrutto con un singolo colpo, anche se si tratta di un missile Kinzhal. “Lasciamo che tutto ciò che dicono i russi rimanga nel loro archivio di propaganda”, aveva ribadito senza battere ciglio.
Ebbene la controsmentita questa volta non è arrivata dall’ufficio stampa del Cremlino, bensì da funzionario americano citato dalla CNN che ha parlato di un sistema di difesa aerea Patriot di fabbricazione statunitense “probabilmente danneggiato, ma non distrutto”, a seguito di uno attacco missilistico russo a Kiev nella mattinata di martedì.
Il filmato sopracitato non mostra quale elemento della batteria è stato colpito, forse il modulo di comando e controllo, con all’interno gli operatori, a meno che non siano fuggiti appena comandato il lancio di tutti i missili. Il costo stimato dei 32 missili lanciati è 96 milioni di dollari. Secondo alcuni analisti, l’attacco è stato probabilmente anticipato per tempo utilizzando diversi droni Geran, che hanno attirato il fuoco di altri sistemi antiaerei e svelato le posizioni dei sistemi principali.
Per l’analista militare di The Drive Tyler Rogoway i sistemi di difesa aerea Patriot erano destinati a soccombere agli attacchi missilistici russi a causa dei loro difetti e gli Stati Uniti dovrebbero prepararsi a nuove e più gravi incursioni.
“Il Patriot era destinato a essere soggetto ad attacchi russi diretti una volta arrivato in Ucraina e stabilita la sua posizione. I radar SAM producono un’enorme firma elettromagnetica che non è difficile da rilevare. Anche la configurazione più “agile” del sistema Patriot è anche abbastanza statico, e ci vuole un certo tempo per spostarsi da un luogo all’altro“, ha spiegato Rogoway, precisando che nonostante la complessità e le dimensioni del sistema di difesa aerea, un massiccio attacco può sopprimerne il lavoro.
La rivista militare Military Watch ha rincarato la dose, denunciando come il Patriot abbattuto sia durato non più di un mese, mentre l’Ucraina ha già perso la metà di tali armi.
“Il costo elevato e il numero limitato di intercettori Patriot sono stati un argomento chiave a favore del non inviare i sistemi in Ucraina, e anche la loro efficacia è stata messa in discussione non solo a causa dell’esperienza di combattimento estremamente scarsa del sistema, ma anche a causa dell’avanzata capacità dei nuovi missili russi, come “Dagger”, “Iskander” e “Zircon”, spiega la rivista.
Secondo una fonte citata da Ria Novosti, a causa della velocità del Kinzhal, i sistemi di difesa aerea statunitensi sono stati improvvisamente colpiti da un’imboscata aerea: gli equipaggi di combattimento nemici non hanno potuto fare nulla per proteggere i loro sistemi antiaerei.
“Le caratteristiche di velocità dei missili Kinzhal consentono loro di raggiungere le strutture militari sul territorio dell’Ucraina in pochi minuti. Pertanto, bersagli come i Patriot SAM non hanno il tempo di cambiare posizione dopo aver sparato o caricato nuovi missili nei lanciatori”, ha affermato la fonte.