di Alessandra Caparello
MILANO (WSI) – Accolta la richiesta di patteggiamento presentata dalla banca MPS nella causa al tribunale di Milano per reati commessi dai suoi dirigenti. La banca senese ha patteggiato la pena pagando una sanzione di 600 mila euro e la confisca di 10 milioni.
La proposta di patteggiamento, presentata a luglio scorso dalla “nuova gestione” della banca incassando il parere favorevole dei pm Mauro Clerici, Stefano Civardi e Giordano Baggio, è stata ratificata proprio questa mattina dal gup Livio Cristofano.
Processo finito, dunque, per l’istituto di Rocca Salimbeni, assistito dall’avvocato Raffaele Mucciarelli.
Restano sotto processo le 13 persone e le altre due banche (la giapponese Nomura e la tedesca Deutsche Bank) rinviate a giudizio il 1 ottobre scorso dallo stesso gup Cristofano.
Tra gli imputati, figurano 5 ex top manager di Mps (l’ex presidente Giuseppe Mussari, l’ex direttore generale Antonio Vigni, l’ex responsabile area finanza Gianluca Baldassarri, l’ex direttore finanziario Daniele Pirondini e l’ex responsabile Alm Marco Di Santo), 6 ex dirigenti della filiale londinese di Deutsche Bank (Ivor Dunbar, Michele Faissola, Michele Foresti, Dario Schiraldi, Matteo Vaghi e Marco Veroni) e due ex manager di Nomura (l’ex ceo Sadeq Sayeed e l’ex responsabile vendite per l’Europa e il Medio Oriente Raffaele Ricci).
Tutti accusati a vario titolo di falso in bilancio, aggiotaggio, ostacolo all’autorità di vigilanza di Consob e Bankitalia e falso in prospetto per alcune operazioni finanziare realizzate nel quinquennio compreso tra il 2008 e il 2012: i derivati “Santorini” e “Alexandria”, il prestito ibrido “Fresh” e l’operazione di cartolarizzazione immobiliare “Chianti Classico” che, stando all’accusa, avrebbero provocato alle casse di Rocca Salimbeni “un danno patrimoniale di grave entità”. Per tutti, il processo prenderà il via il 15 dicembre davanti ai giudici della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Milano.
14 ottobre 2016