Posted by DameVerte
Recentemente mi sono imbattuta in un docu-reality del canale televisivo MTV dal titolo “16 anni e incinta”, versione italiana della trasmissione americana “16 and pregnant”.
Il programma racconta la storia di un gruppo di adolescenti sedicenni che affrontano una gravidanza: visite mediche ed ecografie, acquisti per i futuri bebè, drammi coi genitori e i futuri papà; “16 anni e incinta” non si fa mancare nulla per rendersi accattivante agli occhi delle adolescenti italiane. E’ un teen drama in piena regola.
Probabilmente io ed MTV, però, abbiamo pareri molto diversi sulla prevenzione, sull’abuso e su ciò che sia lecito o meno accettare per un’adolescente. Fin dall’inizio della puntata, rimango perplessa dal modo di raccontare la vita di questa ragazzina.
La giovane in questione ha 17 anni ed è “fidanzata” con un “ragazzo” di undici anni più vecchio di lei; è rimasta incinta poco dopo l’inizio della loro relazione ed i genitori non sono molto contenti di questo rapporto.
Già a questo punto, nella mia testa sono balenate una serie di domande: come fa MTV a definire “ragazzo” un uomo di 28 anni che ha sicuramente un background molto diverso da quello di una ragazzina di soli 17 anni? Non è tanto per la differenza d’età, assolutamente lecita tra due adulti, ma il fatto che qui, all’interno della coppia, è presente un solo adulto che ha a che fare con un’adolescente minore.
Definendolo “ragazzo” e parlando della differenza d’età nella coppia con estrema nonchalance, affermando solo che “lui è un po’ più grande”, forse, è come se MTV, in automatico, stesse dicendo alle adolescenti, agli adolescenti e agli adulti che stanno guardando la trasmissione, che è normale e sano che un adulto di quasi 30 anni abbia una relazione con una ragazzina minorenne e la possa mettere incinta, perciò di non preoccuparci e stare tranquilli.
Quindi… anche i trentenni sanno poco o niente di contraccezione?
Qui torniamo su un tema che mi sta molto a cuore e che, secondo me, è la chiave di perché una trasmissione come “16 anni e incinta” possa essere considerata “dannosa”: nessuno parla di educazione sessuale e prevenzione.
Perché, invece di un programma che faccia identificare le ragazzine in teenagers incinte, non proporre un programma sano e divertente di educazione sessuale?
Perché non finanziare progetti che insegnino ai ragazzi a vivere la loro sessualità in maniera sicura e a parlarne tranquillamente?
Ricordo che, anni fa, proprio MTV aveva cominciato (in seconda serata, è vero) a proporre una serie di interventi per parlare di contraccezione e sessualità ai ragazzi. Il programma, che si chiamava “Loveline”, oltre ad una serie di interventi da parte di esperti come ginecologi e sessuologi, proponeva una serie animata molto carina e ironica, “Le avventure di Pene e Vagina” (di cui si trovano ancora i cortometraggi animati su youtube), che poteva aiutare i giovani a parlare di sessualità senza troppo imbarazzo.
Mi domando come, rendere accattivante una gravidanza da parte di ragazzine adolescenti e minorenni, possa avere una funzione educativa su quelle che stanno seguendo le vite e le storie delle loro coetanee, appassionandosene e affezionandosene (tipico di qualsiasi spettatore segua una serie televisiva o un programma), e quanto, al contrario, si rischi di innescare un comportamento emulativo.
Una cosa mi ha reso sospettosa ed è che un programma di questo genere venga trasmesso in un periodo in cui, in tutta Europa, c’è un grosso fermento da parte dei gruppi antiabortisti per rendere nuovamente illegale e difficoltosa l’interruzione volontaria di gravidanza; periodo che ha visto la Spagna (paese fino ad ora all’avanguardia sui diritti delle donne) compiere un salto indietro di trent’anni, proprio sul tema dell’ivg.
MTV ci propone cinque ragazzine con una vita davanti a sé, ma a nessuna viene chiesto se ha pensato ad un’alternativa. Questo non per spingere qualcuna ad abortire, né per insegnar loro a fare spallucce dicendosi: “Embè, tanto c’è l’aborto!”, ma per riflettere e prendere coscienza che portare a termine una gravidanza alla loro età non è l’unica decisione possibile.
Avere un figlio dovrebbe essere una scelta consapevole e non un “incidente di percorso”, una decisione da prendere quando si sentiranno veramente pronte.
La curiosità nei confronti del sesso è normale, soprattutto da parte di un/una adolescente che comincia a rendersi conto dei cambiamenti del proprio corpo e di impulsi che, prima, non sentiva allo stesso modo; è anche giusto che i ragazzi e le ragazze vogliano sperimentare, capire, scoprire… ma è ancora più corretto siano messi e messe in condizione di poterlo fare senza farsi e fare del male.
Una sana educazione sessuale ed all’affettività è l’unica alternativa possibile per diminuire gravidanze indesiderate, trasmissioni di malattie veneree e “ansie da prestazione”.
Spero, pertanto, che un canale televisivo come MTV, che ha così tanta influenza sui giovani, possa ripensare al suo palinsesto riproponendo programmi che parlino di educazione sessuale e non solo di adolescenti incinte.
gen 27, 2014