di Elisa Fontana *
Donald Trump, uno degli dei nell’Olimpo di Meloni fino all’altro giorno, dice e reitera che i migranti stanno avvelenando il sangue americano. E non un solo cretino che si sia alzato a chiedergli quale fosse il sangue americano. Quello degli inglesi? Quello degli africani? Quello degli italiani? Quello dei Tedeschi? Dei Giapponesi? Dei cinesi? Dei messicani? Degli spagnoli? Quello delle tribù indiane? No, tutti ad applaudirlo.
E Elon Musk ieri dal palco di Atreju ci ha spiegato che dobbiamo fare figli “Raccomando e sono davvero a favore dell’espansione dell’umanità” ha detto ad Atreju. E non un solo cretino che si sia alzato (non ad Atreju, ovviamente, lì si spellavano le mani ad applaudirlo) e a dirgli “Ben detto mister Musk, cominci lei a dare il buon esempio.
Noi cominciamo a fare figli e lei cominci a regalare l’enorme mucchio di denaro su cui sta seduto per permettere alle persone di mantenerli questi figli. Perché un figlio si fa in un attimo, ma poi bisogna mantenerlo decentemente e a lungo. E bisogna essere deficienti per dirsi “a favore dell’espansione dell’umanità”, se già oggi circa 700 milioni di persone soffrono la fame e ogni giorno circa 25 mila persone muoiono per fame, tre quarti delle quali sono quei famosi bambini che lei tanto ama al di sotto dei 5 anni.
Ecco, per sentire queste baggianate da signora contessa si sono spellati ieri le mani, ma questo certamente non mi sorprende, visto l’ambientino in cui si è svolta la pagliacciata. Quello che sempre mi sorprende è che non ci sia mai nessuno che scenda un attimo dall’empireo politico in cui abita per contestarle queste baggianate.
Così, terra terra come ho appena fatto, giusto per sottolineare che il re è nudo e che, magari, non tutti si fanno prendere in giro. E prenderli in giro anche un po’, perché se ti batti alla morte per la sacralità della vita e rendi l’utero in affitto reato universale (qualunque cosa voglia dire questa ennesima pagliacciata) poi non puoi portare sul palco un pavone ricchissimo che impartisce lezioni a tutti e che ha 11 figli di cui due avuti con l’utero in affitto.
E poi, magari, en passant, sottolineare come il magnifico magnate, l’uomo del futuro non voglia riconoscere i contratti collettivi dei lavoratori svedesi che lavorano nelle sue industrie e li ricatta dicendo che i nuovi investimenti sono subordinati a questa rinuncia. Un tesoro, una effigie da mettere nel Pantheon di questo meraviglioso governo che tanto pensa ai poveri e ai diseredati.
* Coordinatrice Commissione Politica e Questione morale
17 dicembre 2023