di Giuseppe Salamone *
Quel buffone di Zelensky non ha nemmeno l’autonomia di decidere quando andare in bagno, perché qualora decidesse di andare senza chiedere permesso ai servizi Usa e UK si ritroverebbe secco dentro la vasca da bagno. Quindi la sortita all’interno del territorio Russo non è farina del suo sacco, bensì del sacco della Nato.
A voler essere precisi Zelensky è solo l’utile idiota che manda al macello il suo popolo per gli interessi degli Stati Uniti d’America. Ma questa è ormai una cosa risaputa.
Sul fronte ucraino non hanno più niente da chiedere, perdono su tutti i fronti, perdono terreno quotidianamente, non hanno più uomini da mandare al fronte e gli arruolamenti, ovviamente “democratici”, avvengono nei luoghi pubblici a suon di botte, il paese è in bancarotta tanto da non essere riuscito a pagare le cedole in scadenza all’1 agosto e scarseggia financo la manodopera interna. Tradotto: hanno irrimediabilmente perso e non riusciranno a cambiare le sorti della guerra in nessun modo. E quando perdi non ti resta solo che una cosa: il terrorismo.
La sortita a Kursk è terrorismo con armi Nato e secondo il volere Nato. Un suicidio militare annunciato che serve solo a far arrabbiare il Cremlino e a vendere qualche titolone sulla propaganda di regime. Ma le cose stanno molto peggio rispetto a quanto la stampa di regime non racconti, visto che continuano a lodare l’iniziativa dell’esercito ucraino senza rilevare la sua estrema gravità e pericolosità: siamo davanti a un’invasione terroristica della Russia. Lo conferma Zelensky: “Il capo di stato maggiore Sirsky ha già riferito diverse volte oggi riguardo al fronte, alle nostre azioni e allo spingere la guerra nel territorio dell’aggressore”.
Se ancora non lo avete capito allora lo dico a parole semplici: la Nato ha appena invaso la Federazione Russa. E se non ci credete, andate a leggere le dichiarazioni della Commissione Europea che sostengono Kiev in questa azione e quelle della Casa Bianca che dicono che questa invasione terroristica rispecchia la loro politica nei confronti del conflitto tra Nato e Russia. Qualche ora fa è stata bombardata la città di Kursk con un missile occidentale, dove è stato colpito un palazzo, civile, di nove piani causando decine di feriti.
Ora gli ucraini sono liberi di invadere chi vogliono, dove vogliono e quando vogliono. Ma qui il punto sta da un’altra parte e lo dico a chi continua a controbattere con “si ma la Russia ha invaso l’Ucraina”: questi ci stanno trascinando in guerra perché agiscono per conto anche dell’Italia, con le armi dell’Italia e con i soldi delle tasse dei cittadini italiani.
Io non pago le tasse per finanziare una guerra per procura degli Stati Uniti d’America, i miei soldi non devono essere usati per una guerra causata meticolosamente e che se Biden e Johnson non avessero mandato tutto in vacca si sarebbe potuta concludere nel marzo del 2022.
Chi non la pensa allo stesso modo, visto che quando non ci sono più argomenti, o ci accusate di essere delle spie del Cremlino o dite di trasferirci in Russia, è pregato di prendere armi, bagagli ed elmetto e recarsi immediatamente al fronte per difendere la vostra “democrazia” e soprattutto gli interessi dei vostri padroni della Casa Bianca che vi considerano carne da macello e nulla più.
Ma a chi ripudia la guerra, vuole rimanere nel rispetto della Costituzione e preferisce il dialogo al suono delle bombe lasciatelo in pace e la parte dei loro soldi destinatela in spese sociali. Maledetti!
* Coordinatore Commissione Esteri dell’Osservatorio