di Laurent Luboya
Il 19 e 20 febbraio i servizi di intelligence e sicurezza del Niger hanno scoperto un vero e proprio arsenale di armi. In un comunicato stampa, le autorità affermano che la scoperta è stata fatta in una “villa precedentemente occupata da soldati francesi e nei locali della missione europea Eucap Sahel”, nel quartiere Tchangarey di Niamey, esteso alla Francofonia.
Per le autorità nigeriane, non c’è dubbio che “queste scoperte siano una chiara prova dei tentativi di destabilizzazione orchestrati dalla Francia e da persone vicine all’ex presidente Mohamed Bazoum”.
Queste scoperte fanno seguito a “perquisizioni effettuate dalla polizia giudiziaria, dalla gendarmeria e dalla polizia scientifica”. Le immagini trasmesse da RTN mostrano, tra l’altro, una grande quantità di equipaggiamento militare e munizioni di ogni tipo, comprese armi d’assalto ed esplosivi.
C’erano anche cartucce di grosso calibro, apparecchiature per la comunicazione satellitare, mappe con i dettagli dei punti strategici del Paese e della capitale e altre attrezzature che non lasciavano dubbi sulle intenzioni dei proprietari, tra cui targhe false e divise mimetiche.
Peggio ancora, su una lavagna di quello che sembra un “centro di comando operativo per istruttori francesi”, si legge anche: “La pace può essere evitata”!
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Era tutto prevedibile. Solo gli sciocchi possono credere che i francesi se ne siano andati senza pensare alla vendetta.
Questa è l’ennesima dimostrazione che il problema dell’Africa non sono gli africani, ma le oligarchie occidentali che hanno giurato di bloccare l’emancipazione e la modernizzazione dell’Africa ad ogni costo.
Questa mentalità imperialista, neocolonialista e di disprezzo per l’Africa e per gli africani, che dura da quando il primo occidentale ha messo piede in Africa, non cesserà miracolosamente, ma solo al prezzo di un’ardua lotta da parte degli africani.
Questo è solo un esempio tra i tanti che conferma ciò che le persone oneste dicono da anni: gli artefici delle guerre in Africa sono gli occidentali.
25 febbraio 2024