I tagli decisi dopo che la Corte dei Conti ha chiesto dei chiarimenti sulla legittimità nell’indennità oraria aggiuntiva di 5,16 euro.
Oltre ai tagli dello stipendio, per quasi un terzo della retribuzione mensile, i medici dovrebbero restituire ingenti cifre che oscillano dai 50 ai 90 mila euro. Sindacati in subbuglio, sciopero in vista il 9 marzo.
L’indennità fu disposta con delibera regionale dalla Campania (n. 6872 del 3 novembre del 1999) nell’ambito del processo di attivazione del Sistema 118, ai medici della ex guardia medica (convenzionati dunque) passati a svolgere i compiti di Medico di emergenza territoriale 118, come remunerazione aggiuntiva al trattamento economico previsto per il medico di guardia medica dal contratto allora vigente, in considerazione di una specifica attività lavorativa, e relativi rischi, che la stessa delibera definiva “usurante” e ad “elevato rischio fisico”.
Previsione che non è stata chiaramente indicata nei successivi accordi nazionali di lavoro e integrativi regionali (A.I.R.) che testualmente recitavano al Capo VI del 09/12/2015 del BURC “Nelle more della definizione di uno specifico provvedimento oggetto di un successivo accordo con le OO.SS, rimangono in vigore le norme previste dal PRECEDENTE ACCORDO INTEGRATIVO REGIONALE e dall’ACCORDO NAZIONALE VIGENTE” da cui è generata l’equivoca interpretazione restrittiva dell’autorità giudiziaria contabile che chiede chiarimenti in merito.
SERVIZIO A RISCHIO
Forti sentimenti di rabbia, sconforto, demotivazione e disorientamento serpeggiano nei camici bianchi del 118 in Campania in questi giorni.
I medici che lavorano a tempo determinato non rinnoveranno gli incarichi e preferiranno incarichi di Continuità Assistenziale o altre occupazioni.
I Medici titolari di contratto a tempo indeterminato di Emergenza territoriale alla prima occasione utile (es. assegnazione zone carenti di medicina di base e continuità assistenziale) opteranno per tali attività.
Molti dei medici che stanno svolgendo i corsi di formazione per medico di emergenza territoriale 118, di fronte ad una prospettiva economica poco allettante (-850€ sullo stipendio) non accetteranno gli incarichi a tempo determinato proposti dalle Asl, sia per il 118 sia nei Pronto Soccorso per i codici verdi.