Roma, 17 settembre 2015. Sit-in davanti Montecitorio oggi dei familiari delle vittime della strage di Viareggio, l’associazione “Il mondo che vorrei” e l’Assemblea 29 giugno. “No alla prescrizione” era ripetuto al megafono, scritto sugli striscioni e sul volantino distribuito in piazza. A distanza di sei anni da quella maledetta notte del 29 giugno 2009, che ha causato 32 vittime e feriti gravissimi, rischiano infatti di cadere in prescrizione i reati di incendio colposo e lesioni colpose. Per la strage di Viareggio, ricordiamo, sono finite sotto accusa 9 società e 33 persone, tra cui i manager del gruppo Fs, e dirigenti e dipendenti di tre aziende: la Gatx Rail Austria, proprietaria dell’asse del carro cisterna deragliato , la Jungenthal, l’officina tedesca che lo revisionò e la Cima riparazioni che lo montò.
di Patrizia Cortellessa