di Renato De Vecchis
Qualche tempo fa Giorgia Meloni aveva fatto sapere a Berlusconi che lei, lei sì, non era “ricattabile”.
Infatti Nordio aveva già pagato il riscatto preparando una riforma di legge, quella che viene presentata oggi, che abolisce il reato di abuso d’ufficio ed espropria i magistrati inquirenti della potestà di ricorrere in appello per gli imputati assolti in primo grado.
Manca la possibilità di uscire di galera con la cauzione, ma Nordio ha fatto sapere che ci sta pensando.
La prossima mossa sarà la concessione in convenzione dei penitenziari a ditte private specializzate nella gestione di insediamenti carcerari. I penitenziari convenzionati offriranno soggiorni più confortevoli agli aventi diritto, ivi compresi delinquenti statunitensi danarosi desiderosi di farsi la galera in una città d’arte italiana, in carcere dotato di campo da golf e piscina olimpionica.
Infine la perla di Nordio: la autocertificazione di innocenza per gli aventi diritto. A richiesta, il politico incriminato potrà risolvere le problematiche burocratiche incresciose della registrazione e impegnarsi con autocertificazione che garantisce la sua volontà di non reiterare il reato. Rimarrà pertanto in questi casi la indicazione alla carcerazione cautelare esclusivamente per le fattispecie del pericolo di fuga e del pericolo di inquinamento delle prove.
Per quanto riguarda il PNRR, confermata la proibizione di controlli in corso d’opera per la magistratura contabile. Confermato anche che nello 80% dei progetti la procedura è semplificata in quanto non è richiesta la gara d’appalto ma c’è l’affidamento diretto (importo previsto inferiore a 150mila euro) o la procedura negoziata senza bando (importo previsto inferiore a 5, 3 milioni di euro). Allegria!! Mafiosi e corrotti ringraziano.
Infine, viene esclusa la perseguibilità per colpa grave, essendo valevole la contestazione esclusivamente della inerzia o del dolo per i manufatti di ingegneria civile e le opere finanziate col PNRR. Prepariamoci pertanto, grazie al ministro Nordio, a una riedizione dei crolli del ponte Morandi e della tracimazione dagli argini malfatti dei fiumi romagnoli.
Abbiamo ottimi ingegneri giuridici, non c’è che dire! capaci di architettare le magagne più cialtrone pur di assicurare margini di impunità ai progettisti e amministratori Fratellitaliani che sbagliano!
16 giugno 2023