Salviamo la Whirlpool di Napoli
Il momento è difficile ma stiamo lottando.
La nostra vertenza ormai simbolo di un Paese messo alle strette che vede accentuare la perdita delle nostre industrie, le nostre eccellenze, i nostri sacrifici, le nostre esperienze, trasferirsi in chissà quale parte del mondo solo ed esclusivamente per interessi di alcuni a discapito di un territorio che muore senza lavoro obbligando i nostri giovani ad abbandonare la loro terra, le loro famiglie, in cerca di una vita migliore, una vita dignitosa.
Il futuro di noi lavoratori Whirlpool segnerà inevitabilmente il futuro di tanti altri lavoratori del paese; il disimpegno da parte di una multinazionale di incrinare cancellare quelle poche tutele che ancora oggi sono rimaste nella tutela del diritto al lavoro, non esisterà più accordo che tenga, non ci saranno più garanzie e il lavoro sarà sempre più messo in discussione e la sua precarietà sarà effettiva.
Oggi siamo ancora una volta in Piazza della Repubblica presso la sede del Consolato degli Stati Uniti d’America per gridare con forza, perché la democrazia passa attraverso la lotta di chi resiste ad ogni attacco alla società, alla morale e alla civiltà.
Noi siamo L’Italia che Resiste.
Mentre in Italia il colosso Whirlpool Americano annunciava la chiusura del sito produttivo di Napoli, venendo meno agli accordi sottoscritti con il governo italiano e infischiandosene del futuro di un territorio che coinvolge oltre 1000 famiglie, a New York la Business Roundtable, grande associazione della Corporate America con oltre 180 imprese che impiegano dieci milioni di dipendenti, ha aggiornato i suoi valori, riformando decenni di tradizione: al centro oggi ci sono contributi e responsabilità nei confronti di lavoratori, fornitori, ambiente e comunità. Una nuova carta etica, insomma, che riequilibra la missione a favore del sociale e lo fa scommettendo che questo sarà anche un aspetto chiave per il successo futuro.
La presa di posizione collettiva dei colossi statunitense dimostra un cambiamento in atto ormai da anni nel mondo imprenditoriale. L’appello è sottoscritto ora da un ampio ventaglio di gruppi a cominciare da JP Morgan, con il chief executive Jamie Dimon alla guida della Business Roundtable. Ma pionieri di simili approcci, stando agli esperti, vanno da Ben & Jerry a Patagonia, da PepsiCo a Costco e a Southwest Airlines.
Gli Stati Uniti d’America per anni simbolo di democrazia non possono venire meno a quei principi democratici su cui si fondano.
I lavoratori Whirlpool di Napoli, dopo aver coinvolto Venerdi 17 Luglio tutti i siti del gruppo Whirlpool Italia, è tornata in piazza oggi ma questa volta a Napoli c’è la partecipazione diretta di tutti i lavoratori del gruppo Whirlpool Italia.
Il presidio è innanzi al consolato americano.
Una delegazione dei lavoratori Whirlpool e le rappresentanze sindacali saranno ricevuti dal console per segnalare alle Istituzioni Americane il comportamento grave e scorretto che ha assunto la multinazionale per il mancato rispetto degli accordi e degli impegni presi con il Governo italiano, sindacati e lavoratori.
23 lug 2020