Le riprese del poliziotto statunitense, Derek Chauvin, che soffoca con le ginocchia George Floyd hanno fatto il giro del mondo ma, da un’altro video (vedere sotto), emerge una sequenza ben più terribile verità: a bloccare il fermato ve ne erano altri due, per un totale di tre agenti.
Non è immaginabile che nessuno dei quattro poliziotti, di cui tre in azione nel fermare Floyd, non abbiano sentito le richieste di aiuto «I can’t breathe» (Non riesco a respirare) di Floyd.
Sicuramente le sommosse in corso negli USA sono dovute a quest’ultimo episodio ma non escludono che la tensione sia dovuta, anche, all’atteggiamento dei politici di come hanno affrontato l’epidemia di Covid-19 con un sistema sanitario inadeguato e che non tutela la salute di tutti ma solo dei ricchi. Epilogo di una ulteriore e sofisticata cultura di discriminazione razziale.
La popolazione statunitense se vorrà uscire dal baratro (in cui i finti “democratici” li ha spinti), dovrà fare i conti con la pessima politica portata avanti sinora e basata su una finta democrazia (e il fatto di non essere tutelati tutti indistintamente sanitariamente lo dimostra) prima che soccomba in un sistema senza futuro. Un Paese, infatti, che non è libero da pregiudizi e/o separatismi come voluto ed “imposto” da una manciata di persone che non si fa scrupoli a mandare allo sbaraglio poveri contro altri poveri pur di non perdere il proprio potere e vantaggi.
Un popolo statunitense che dovrà fare i conti, se vuole riscattarsi culturalmente agli occhi del Mondo, da quella manciata di persone (che ha accumulato tanto potere e mezzi sia finanziari che in lacchè), buttando alle ortiche tutte le barriere ideologiche (anticomunismo in primis) preteso da quei massocapitalisti, dando, così, dimostrazione pratica di aver compreso che la salute generale di tutti e la pace nel Mondo non sono estranee l’una dall’altra. Altro che indirizzare, come fanno i politici statunitensi, le prorprie responsabilità a tutti gli altri per depistare…
MOWA