Dichiarazione del Ministero delle Relazioni Estere
16 ottobre 2023
Il Ministero delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba reitera la sua profonda preoccupazione per la scalata di violenza tra Israele e la Palestina, conseguenza di decenni di pratiche israeliane d’occupazione illegale e colonizzazione, in flagrante violazione dei diritti inalienabili del popolo palestinese nel suo proprio territorio, così come la prolungata mancanza di rispetto dei Propositi e dei Principi della Carta delle Nazioni Unite e del Diritto Internazionale, includendo numerose risoluzioni pertinenti della ONU.
Il Ministero condanna ed ha condannato sempre la morte di civili e persone innocenti di tutte le parti coinvolte in questo conflitto, senza differenziare etnia, nazionalità o fede religiosa e condanna con i Termini più energici le uccisioni di civili, soprattutto donne, bambini e lavoratori umanitari del sistema delle Nazioni Unite così come i bombardamenti indiscriminati contro la popolazione di Gaza e la distruzione di case, ospedali e infrastrutture civili, oltre alla privazione dei servizi d’acqua, elettricità e combustibili alla popolazione di Gaza, tutte azioni che costituiscono violazioni del Diritto Internazionale Umanitario.
Il Ministero delle Relazioni Estere richiama con urgenza al cessate il fuoco e alla facilitazione immediata dell’entrata degli aiuti umanitari a Gaza.
Cuba reclama la fine della retorica guerrafondaia e riafferma il suo appoggio a una soluzione ampia, giusta e duratura al conflictto israeliano-palestinese, sulla base della creazione di due Stati, che permetta l’esercizio del diritto di una libera determinazione del popolo palestinese e la creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano dentro le frontiere precedenti il 1967, con Gerusalemme Orientale come sua capitale, e che garantisca ugualmente il diritto al ritorno dei rifugiati.
Il Consiglio di Sicurezza della ONU deve compiere il suo mandato e porre fine all’impunità d’Israele, la Potenza Occupante, della quale gli Stati Uniti sono storicamente complici, impedendo e vietando in maniera reiterata l’azione dell’organo, minando la pace la sicurezza e la stabilità regionale.
Il Ministero delle Relazioni Estere chiama alla ricerca di una pronta soluzione per la via del negoziato, che detenga questa scalata della violenza e le sue gravissime conseguenze umanitarie. (GM/Granma Int.)
L’Avana, 14 ottobre del 2023