Una notevole capacità analitica da parte dell’improvvisato intervistatore che incalza il noto giornalista Paolo Mieli su diversi aspetti e contraddizioni e lo sbilancia facendogli ammettere di aver fatto “di peggio“. Sinceramente, facciamo fatica ad immaginare di cosa parli il noto giornalista, oltre ad aver fatto parte integrante di quelle strutture di potere attribuitegli dall’intervistatore (e confermato dallo stesso Mieli). Sappiamo che Paolo Mieli fu componente attiva di Potere Operaio negli anni passati e che detta organizzazione formulava teorie discutibili per il proletariato come recita Wikipedia: “alla formula del “rifiuto del lavoro” costituiva l’impalcatura fondamentale dell’azione politica di Pot.Op.” o peggio, ancora, “Potere Operaio disponeva, dal 1971 (dopo il convegno di Roma dell’autunno di quell’anno) di una struttura denominata Lavoro Illegale, segreta e armata, di cui era leader Valerio Morucci sotto però la responsabilità politica di Oreste Scalzone“. Quello stesso Valerio Morucci che si rese protagonista di aver fatto parte delle Brigate rosse e sequestrato l’onorevole Aldo Moro… Che cosa c’è “di peggio” che non si riesca a dire esplicitamente?
Paolo Mieli. “E sarà lui a dirvelo, attraverso le risposte che diede in un’intervista concessa a “Libero” il 5 maggio del 2008, facilmente rintracciabile in Rete. Alla domanda, “Come visse il ’68?”, ecco le sue parole: “Dentro il movimento studentesco. Negli anni tra il ’68 e il ’72 io ero tre cose contemporaneamente. Primo: ero giornalista dell’Espresso, dove tenevo un diario sulla sinistra extraparlamentare. Secondo: militavo in un gruppo che precedette la costituzione di Potere Operaio, dove c’erano Oreste Scalzone, Franco Piperno, Toni Negri, con i quali rimanemmo amici anche negli anni successivi. Terzo: facevo lo studente applicato di De Felice”.”
Su Potere Operaio si è documentata ed espressa in modo categorico la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani sul sequestro e l’assassionio di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia [VIII Legislatura] e non positivamente. Anzi… e, forse, si intravede quel ” di peggio” detto da Mieli.
MOWA