Non si spengono, con i cittadini del capoluogo lombardo, le polemiche della scelta del Comune di Milano di proseguire con l’abbattimento di alberi dell’area Parco Bassini per cementificare selvaggiamente e far spazio a quella che dovrebbe essere un ambito di ricerca universitaria.
La “contesa” (se così si può chiamare), con gli abitanti milanesi e il Sindaco Sala, è dovuta al fatto che il Primo cittadino non riesce a frenare la lingua con vergognose dichiarazioni ai quotidiani, aumentando l’ira dei cittadini metropolitani e, anzi, aumentando il contenzioso:
Sala ai Verdi: «Se mi ricandido la bandiera dell’ambientalismo la porterò avanti io»
Dichiarazione di fuoco che solleva sui social argomenti che contraddicono il Primo cittadino milanese e che uno, in particolare, tal Eugenio Galli, gli risponde in questo modo:
“Non è solo l’animosità, peraltro stupefacente, che anima questa scelta a scuotere anche chi ha creduto e votato questi amministratori (e l’altra sera chi è stato in manifestazione sa benissimo che non c’erano 150 persone, come invece riportato dai giornali!). C’è la finta partecipazione. C’è la sensazione di una rinuncia alla coerenza con i valori dichiarati. C’è una politica che, cambiando pelle come i serpenti, mostra sconcertanti elementi di continuità con i cosiddetti avversari (cementosinistra versus cementodestra).
In tutto ciò, molti hanno continuato per anni a ingoiare rospi, a sminuire e negare l’evidenza, a smussare le critiche perché questo sarebbe il modo per arginare l’avanzata delle orde barbariche che premono alle porte.
No: questo farsi andar bene tutto è invece il modo per spianare loro la strada!
E dirò di più: sono talmente stufo come cittadino dal protrarsi di questa situazione che preferisco avere avversari chiari piuttosto che falsi amici.“
Seguono, poi, adesioni, commenti e foto a confronto con il campus di Yale che parlano da sole… contro ogni ipocrisia.
MOWA