Francesco Ciotti
Il portavoce Ryder: armi a lungo raggio consentiranno a Kiev di riavere i loro territori. Medvedev, useremo nucleare se attaccano regioni russe
Quelle che in precedenza erano solo indiscrezioni del New York Times, riguardanti la possibilità di fornire il via libera a Kiev per colpire la Crimea, ora si sono rivelate dichiarazioni ufficiali del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d’America.
Il portavoce del Pentagono Patrick Ryder durante una conversazione con i giornalisti, ha affermato che il nuovo pacchetto di aiuti statunitensi per l’Ucraina conterrà, tra le altre cose, munizioni GLSDB a lungo raggio, lasciando all’Ucraina la discrezione se colpire o meno il territorio russo.
“(Queste consegne. – Circa. ed.) Forniranno loro armi a lungo raggio che consentiranno (all’esercito ucraino, ndr) di effettuare operazioni per proteggere il loro paese e restituire i loro territori sovrani. Per quanto riguarda i piani dell’Ucraina, per condurre queste operazioni, allora queste decisioni appartengono a loro“, ha affermato Ryder.
In precedenza il New York Times aveva riportato che Washington in sostanza riteneva che “se l’esercito ucraino poteva dimostrare alla Russia che il suo controllo della Crimea poteva essere minacciato, “ciò avrebbe rafforzato la posizione di Kiev in qualsiasi negoziato futuro”. Una partita a scacchi molto pericolosa su cui si giocano altre migliaia di vite o peggio.
Immediata la risposta di Mosca con le parole di fuoco lanciate del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev che ha commentato la notizia, avanzando la possibilità di una risposta militare con le armi atomiche in caso di attacchi alla Crimea: “Secondo la nostra dottrina nucleare, la Russia può usare armi nucleari se armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa vengono usate contro la Russia o i suoi alleati, se riceve informazioni verificate sull’avvio di missili balistici per attaccare la Russia o i suoi alleati, in caso di aggressione convenzionale se l’esistenza dello Stato è in pericolo”, ha dichiarato Medvedev in un’intervista ripresa dalla Tass.
Un ammonimento ripreso recentemente anche dal portavoce della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin, ricordando come una simile eventualità potrebbe portare ad una “catastrofe globale”.
Questa mattina anche il capo della commissione per la legislazione del parlamento di Crimea, Sergei Trofimov, ha affermato che un tentativo da parte delle autorità di Kiev di “riconquistare la Crimea” porterebbe a una risposta militare che sarebbe terribile per la parte ucraina.
I nuovi GLSDB forniti a Kiev
I Ground Launched Small Diameter Bomb (GLSDB) prodotti dalla Boeing, vantano una gittata di 94 miglia (150 km), ben oltre la soglia massima degli 80 km raggiungibili dagli Himars, finora forniti da Washington.
Un raggio d’azione che consentirebbe all’Ucraina di colpire obiettivi strategici precedentemente fuori portata, costringendo Mosca ad allontanare i depositi di munizioni e di carburante dal fronte e dunque destabilizzando in piani operativi della nuova “offensiva di primavera”.
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Il GLSDB è realizzato congiuntamente da SAAB e Boeing, combina la bomba guidata GBU-39 Small Diameter Bomb (SDB) con il motore a razzo M26, entrambi comuni negli inventari statunitensi. Questo ordigno è guidato da un sistema GPS che permette di bypassare eventuali disturbi elettronici ed è utilizzabile in tutte le condizioni atmosferiche anche contro veicoli blindati.
Nel sito web della SAAB si legge che la sola testata GBU-39 ha ali piccole e pieghevoli che gli consentono di planare per più di 100 km se lasciata cadere da un aereo ed è in grado di colpire bersagli piccoli fino ad un metro di diametro.
Distrutti per la prima volta i sistemi di difesa aerea della NASAMS
Stando all’ultimo rapporto del Ministero della Difesa russo, per la prima volta sarebbe stato colpito un sistema missilistico antiaereo NASAMS fornito a Kiev dall’occidente.
“Nell’area di Krasnoarmeysk , nella Repubblica popolare di Donetsk, sono stati distrutti un lanciamissili tattico Tochka-U e un sistema missilistico antiaereo della NASAMS prodotto dalla Norvegia“, ha affermato il ministero.
Il NASAMS è un sistema di difesa aerea terrestre a corto e medio raggio, sviluppato Kongsberg Defense & Aerospace e Raytheon, in grado di colpire elicotteri, missili da crociera, veicoli aerei da combattimento senza pilota e aerei. Non si tratta di un’arma in grado di capovolgere le sorti del conflitto, ma un suo eventuale utilizzo ad esempio al Palazzo Mariinski. Si tratta di un sistema difensivo adoperato anche intorno alla Casa Bianca e al Campidoglio di Washington.
Le forze armate russe occupavano linee più vantaggiose in direzione di Donetsk
Sempre secondo il dipartimento militare, l’esercito russo sta sviluppando con successo un’offensiva in direzione di Donetsk: “Nella direzione di Donetsk, durante le operazioni offensive, le unità del Gruppo di forze meridionale hanno occupato linee e posizioni più vantaggiose“, afferma il rapporto, che parla di perdite ucraine pari a 40 militari, un obice Msya-B, un radar controbatteria made in USA AN/TPQ-37.
Il gruppo d’armata “Centro” avrebbe continuato la sua offensiva in direzione di Krasnolimansky, sconfiggendo i soldati della 66a brigata d’assalto meccanizzata, della 25a aviotrasportata e dell’80a aviotrasportata delle forze armate dell’Ucraina vicino a Nevsky nella Repubblica popolare di Lugansk.