Un cartoon-film che vuole dare spazio, con semplicità, ad una verità che ha faticato ad emergere e che (ancor oggi) qualcuno vorrebbe, ingiustamente e “vigliaccamente”, fare propria come Roberto Saviano (nel suo articolo “Felicia“ (http://www.nazioneindiana.com/2004/12/08/felicia/) diventato parte del libro “La bellezza e l’inferno” ed. Mondadori dove recita: “Inviavo a Felicia gli articoli sulla camorra che scrivevo, così, come per una sorta di filo che sentivo da lontano legarmi alla battaglia di Peppino Impastato. Un pomeriggio, in pieno agosto mi arrivò una telefonata: “Robberto? Sono la signora Impastato!” A stento risposi ero imbarazzatissimo, ma lei continuò: “Non dobbiamo dirci niente, dico solo due cose una da madre ed una da donna. Quella da madre è stai attento, quella da donna è stai attento e continua.”) e, giustamente, smentito dalla Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. A questo scrittore che esalta personalaità di destra e vuole celebrità con le tragedie subite dai comunisti dobbiamo solo dire: “lasciaci piangere e ricordare i nostri compagni che sono il nostro cammino verso la libertà, quella libertà che ci avete sempre impedito di raggiungere.”
MOWA