Sconfitti Unità popolare fondata dai dissidenti di Syriza e l’ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis
Tsipras rivince le elezioni. Syriza 145 seggi, con i nazionalisti della vecchia coalizione ha la maggioranza. Nuova Democrazia di Meimarakis fa i ‘complimenti per la vittoria’ a Tsipras. Affluenza è stata intorno al 54%, la seconda più bassa dal 1946. Non entra in parlamento Unità popolare
di Ennio Remondino
Syriza ottiene il 35,5% dei voti e 145 seggi, mentre gli ex alleati di governo, i nazionalisti del gruppo ‘Greci Indipendenti’ avrebbero il 3,7% e 10 seggi. I due intendono riproporre l’alleanza di gennaio, forti di una nuova maggioranza di 155 seggi su 300. Ma vediamo i dati non ancora ufficiali: Syriza di Alexis Tsipras al 34,97% e i conservatori di Nuova Democrazia di Vangelis Meimarakis al 29%. Alba dorata, destra filonazista, è il terzo partito. Unità popolare, fondata dai dissidenti del partito di Alexis Tsipras, sembra non abbia raggiunto la soglia del 3% necessaria per entrare in parlamento e risulta le vera sconfitta dal voto.
Syriza si conferma il primo partito greco. Unica macchia sulla gioia della sinistra di Syriza, l’ exploit dei neonazisti di Alba Dorata (soprattutto tra i disoccupati), che secondo le proiezioni non solo si confermano terzo partito ma aumentano i loro consensi al 7%. I seggi: Syriza, 145 seggi; Nea Dimokratia 75 seggi; 19 ad Alba dorata; 17 al socialista Pasok; 15 al Kke; 10 a Potami; 10 ai Greci Indipendenti, 9 all’Unione centristi. Syriza dovrà governare in coalizione. Riedizione della vecchia alleanza con i nazionalisti di ‘Anel’, hanno annunciato i leader delle due forze politiche, escludendo un governo di grande coalizione con i conservatori.
Dicevamo di Unità popolare, fondata dai dissidenti di Syriza. Grande sconfitto sul piano personale, l’ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis, che aveva ‘tradito’ all’ultimo minuto di campagna elettorale annunciando il suo voto ai dissidenti. Elezioni anticipate con due obiettivi -è l’accusa di Varoufakis-: annullare il no del referendum di luglio e legittimare il memorandum della Troika. Di fatto una accusa di ‘tradimento’ a Tsipras. Ma Varoufakis ‘ha fallito’, commentano soddisfatti dentro Syriza. Nonostante il sostegno a Unità popolare sia arrivato anche dall’estero: alcuni dirigenti di Podemos giunti ad Atene da Madrid.
La scissione di Syriza ha fatto discutere tutta la sinistra europea, con lacerazioni e spaccature vere. E spunti di polemiche varie. Ad esempio sul sistema elettorale greco -simile all’Italicum- che prevede l’assegnazione di un premio di maggioranza di 50 seggi, sui 300 dai quali è composto il Parlamento, al partito -e non alla coalizione- che ottiene più voti, a favorire governi più stabili Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, l’affluenza è stata intorno al 54%, la seconda più bassa dal 1946, quando andò a votare circa il 53% dei greci. Secondo alcuni osservatori, a disertare le urne sarebbe stato soprattutto l’elettorato più giovane.
21 settembre 2015