Le prime due petroliere salpate dall’Iran con un carico di benzina sono giunte in Venezuela. Le minacce mafiose dell’amministrazione Trump non hanno fermato quello che si configura come un legittimo agire di due paesi sovrani come Iran e Venezuela, entrambi costretti ad affrontare il criminale regime sanzionatorio imposto da Washington. Altro che provocazione come ciancia il giornale padronale del gruppo con sede in Olanda.
La domanda che molti si pongono è: perché un paese ricco di petrolio – praticamente ci galleggia sopra – come il Venezuela è costretto a ricorrere a del carburante proveniente dall’Iran?
A questa domanda rispondiamo con l’ausilio dell’agenzia iraniana ISW News.
La risposta è che la benzina prodotta dal Venezuela ha un basso numero di ottani, poiché la maggior parte delle unità di alchilazione sono fuori servizio; e le compagnie petrolifere si rifiutano di fornire servizi e prodotti petroliferi all’industria petrolifera venezuelana, a causa delle sanzioni statunitensi. Inoltre, le raffinerie di petrolio in Venezuela sono state praticamente fermate. Sebbene il Venezuela sia considerato un paese esportatore di petrolio, ma in passato, la maggior parte del materiale necessario per la produzione di petrolio greggio del Venezuela, veniva fornito dalle compagnie statunitensi.
Attualmente, solo il 10% circa di 1,3 milioni di barili al giorno viene sfruttato per il Venezuela, a causa dell’arresto delle raffinerie.
Ma l’arrivo di prodotti petroliferi e alchilati iraniani e anche l’attrezzatura di catalizzazione e i pezzi di ricambio che sono stati recentemente esportati in Venezuela dall’Iran, aiuteranno il paese sudamericano a rilanciare le sue raffinerie con più potenza; e aumentando gli ottani, aumenterà la qualità del carburante prodotto.
Per quanto riguarda le sanzioni finanziarie, dovreste anche sapere che gli Stati Uniti hanno bloccato tutti i conti finanziari venezuelani e hanno dato il controllo dei conti bancari venezuelani negli Stati Uniti all’illegittimo auto-proclamato presidente nonché suo burattino Juan Guaido, in barba ad ogni legge internazionale. D’altra parte, le banche europee come sempre hanno seguito la politica nordamericana e bloccato le transazioni finanziarie del Venezuela.
Quindi, a causa della mancanza di accesso del Venezuela ai suoi conti, Swift o qualsiasi altro sistema di pagamento finanziario, Caracas non può acquistare nulla.
Pertanto, l’unico paese che può aiutare il Venezuela e anche se stesso è soggetto a sanzioni, è l’Iran. Perché in tale accordo, le transazioni finanziarie tra i due paesi non sono necessarie e le sanzioni statunitensi non hanno praticamente alcun effetto su questa operazione.
L’agenzia evidenzia che in questa azione c’è bisogno solo di una grande dose di ‘coraggio e dignità’, che di certo non manca negli iraniani.
Si tratta, in ultima istanza, di un accordo vantaggioso per entrambe le parti: l’Iran ha ricevuto oro in cambio di prodotti petroliferi e alcune attrezzature al Venezuela.