Domenica 24 gennaio 2016, presso la Loggia dei Mercanti di Milano (MM Cordusio), presidio antifascista per denunciare un concomitante raduno neonazista europeo a Milano in aperto contrasto con i principi della Costituzione repubblicana antifascista, che costituisce una inaccettabile offesa a Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza.
Sono intervenuti Roberto Cenati (ANPI, Associazione Nazionale Partigiani Italiani di Milano), Giuliano Banfi (Vicepresidente dell’ANED, Associazione Nazionale Ex-Deportati), Massimo Bonini (Segretario Generale della Camera del Lavoro di Milano) e Stefano Esum (giornalista della Comunità Ebraica di Milano). Si è poi esibito il gruppo corale e musicale “Suoni e l’ANPI” con un repertorio di canzoni sulla Resistenza.
A differenza della legislazione in vigore nella Repubblica Federale Tedesca, dove il semplice saluto nazista a braccio teso viene punito con l’arresto immediato, in Italia nonostante esista da decenni una legge che vieta l’apologia di fascismo, mandrie di dementi in camicia nera continuano a recarsi in pellegrinaggio a Predappio, ad Affile è stato eretto addirittura un monumento al famigerato criminale di guerra fascista Rodolfo Graziani (tra le proteste internazionali, in particolare delle comunità etiopiche) e continuano a svolgersi convegni, manifestazioni e cortei dove compaiono svastiche naziste, fasci littori, saluti romani e croci celtiche, inclusi i festeggiamenti per il compleanno di Hitler. Questo “ringraziando” indistintamente tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi 70 anni, nessuno escluso, che non sono mai intervenuti direttamente in merito con la stessa volontà politica, energia e violenza con cui hanno invece represso le manifestazioni operaie, studentesche e popolari di protesta. Si aggiunge anche l’assordante silenzio dei “nostri” Presidente della Repubblica e “fotogenico” Premier, che invece di essere i garanti degli ideali della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza antifascista continuano letteralmente a dormire ed a girare la testa dall’altra parte, come per la scandalosa e vergognosa astensione del novembre 2014 del governo italiano sulla mozione di condanna del nazismo e di ogni sua forma di glorificazione, che era stata presentata alle Nazioni Unite.