Lenin | Pravda n.178, 16 (3) novembre 1917 in Opere Complete Vol. 26, pag. 257
In occasione del 97° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre, pubblichiamo il primo atto di politica industriale del nuovo governo sovietico, apparso sulla Pravda pochi giorni dopo la presa del Palazzo d’Inverno.
Scritto fra l’ 8 e il 13 novembre (26-31 ottobre) 1917
1. In tutte le imprese industriali, commerciali, bancarie, agricole ed altre, con non meno di cinque operai e impiegati (complessivamente), o con un giro d’affari di non meno di 10.000 rubli all’anno, si instaura il controllo operaio sulla produzione, sulla conservazione e sulla compra e la vendita di tutti i prodotti e delle materie prime.
2. Il controllo operaio è esercitato da tutti gli operai e impiegati dell’azienda, sia direttamente se l’impresa è abbastanza piccola per permetterlo, sia attraverso i loro rappresentanti elettivi che debbono essere designati immediatamente nelle assemblee generali. Si faranno i verbali delle elezioni e i nomi degli eletti saranno comunicati al governo ed ai soviet locali dei deputati operai, soldati e contadini.
3. Senza l’autorizzazione dei rappresentanti eletti dagli operai e dagli impiegati è assolutamente proibita l’interruzione della produzione o del funzionamento delle aziende che hanno un’importanza per tutto il paese (vedi par.7) come pure ogni modificazione nel loro andamento.
4. Per questi rappresentanti eletti si devono aprire tutti i libri e i documenti senza eccezione, come pure tutti i depositi e le riserve di materiali, di strumenti di lavoro e di prodotti senza nessuna eccezione.
5. Le decisioni dei rappresentanti eletti dagli operai e dagli impiegati sono impegnative per i proprietari dell’azienda e possono essere revocate soltanto dai sindacati e dai congressi.
6. In tutte le aziende che hanno importanza per tutto lo Stato, tutti i proprietari e tutti i rappresentanti degli operai e degli impiegati eletti per l’ esercizio del controllo operaio sono dichiarati responsabili davanti allo Stato dell’ordine e della disciplina più rigorosi e della protezione dei beni. I colpevoli di negligenza, di occultamento delle riserve, dei rendiconti, ecc., sono puniti colla confisca di tutti i loro averi e colla reclusione fino a cinque anni.
7. Sono considerate aziende che hanno un’importanza per tutto lo Stato, tutte le aziende che lavorano per la difesa del Paese nonché quelle legate, in un modo o nell’altro, alla produzione dei generi necessari all’esistenza della popolazione.
8. I Soviet dei deputati operai e le conferenze dei comitati locali di fabbrica e di officina, come pure i comitati degli impiegati, nelle riunioni generali dei loro rappresentanti, fissano norme più particolareggiate per il controllo operaio.
novembre 6, 2014