DANILO TOSARELLI – MILANO
Le prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022 saranno storia.
Le prime, dopo il referendum costituzionale del settembre 2020.
Quello che ha consentito la riduzione dei parlamentari. Il 36,5% in meno.
Un referendum che ha ridotto la rappresentatività e questo non è mai bene.
Giova precisare che, tranne qualche eccezione personale, fu sostenuto da tutti i partiti presenti in Parlamento.
Mai dimenticarselo.
Il NO raccolse comunque il 30%.
Io fra questi, consapevole che tale scelta avrebbe ridotto il potere dell’elettore.
Perché, anche la promessa di modificare l’attuale sistema elettorale è rimasta vana.
Il Rosatellum è un sistema elettorale che serve a riprodurre ceto politico.
La volontà degli elettori conta poco e non è il primo pensiero.
Le candidature vengono decise a tavolino, dalle segreterie dei partiti.
Circoscrizioni sicure per chi certamente dovrà essere eletto.
Ma non bastasse. Fondamentali saranno le coalizioni.
Per prendere più voti, pur accettando gravi incongruenze.
Voti PD? In quella circoscrizione, il tuo voto potrebbe andare a Calenda….
Il Rosatellum è l’esatta antitesi di un sistema elettorale PROPORZIONALE PURO. E non mi si parli di ritorno alle regole della prima Repubblica…
È un mio desiderio. Semplicemente per ridare un potere reale ai cittadini.
Dove il tuo voto va al partito ed al candidato che scegli tu, non altro.
Le elezioni tornerebbero ad avere un ruolo fondamentale.
Tornerebbero a votare milioni di italiani che oggi non si recano al seggio.
Questo sistema elettorale è una gabbia. L’elettore consapevole lo sa.
Una sensazione di claustrofobia, che favorisce l’astensionismo.
Per me un dramma, un’altra ferita per la democrazia.
Oggi, mediamente va a votare un italiano su due.
Credo di poter dire, che questo fenomeno andrebbe ampiamente indagato.
Le giovani generazioni sono spesso disinteressate alla politica.
Chiediamoci tutti il perché. Nessun fenomeno sociale nasce a caso.
Ma esistono anche i tanti, che si astengono con cognizione di causa.
Non si riconoscono in questa politica, perché sentono di non avere un ruolo.
Non c’è modo di farsi ascoltare, perché la politica promette e non mantiene.
Ti illude e ti usa per avere il tuo voto, ma poi si dimentica degli impegni presi.
Il cittadino perde sempre più fiducia nei partiti e si ribella astenendosi dal voto.
Ma tutto ciò a chi interessa veramente?
Le premesse in campo di queste elezioni sono le peggiori.
Il PD sta cucinando un minestrone indigeribile.
Da Calenda a Di Maio, dalla Bonino a Speranza sino ad arrivare al top.
Ex Forza Italia come la Gelmini, insieme a Verdi e Sinistra Italiana. Obiettivo è difendere la Costituzione e il non far vincere il centrodestra.
Ancora bugie, per rispolverare la sirena del voto utile.
La Costituzione è già stata sfregiata da questo sistema elettorale.
Caro Letta, tu continui ad avere in testa l’agenda Draghi. Boh…
La tua coalizione se anche vince, si sfaldera’ un minuto dopo.
Ma nel frattempo, le poltrone saranno state spartite.
E chi si chiama fuori da queste logiche spartitorie? I partiti antisistema. Non sei già presente in Parlamento e vuoi partecipare ad elezioni?
Dovrai raccogliere 36750 firme per la Camera e 19500 per il Senato.
Tutto ciò non oltre il 20 agosto 2022.
Compito proibitivo, imposto da norme che tutelano la casta.
Esito probabile? Avremo altri elettori che sceglieranno l’astensionismo.
Vincerà il centrodestra, trascinato da una Meloni che ha dei vantaggi.
È donna ed è l’unica segretaria di partito in Italia.
Potrebbe diventare Presidente del Consiglio. Sarebbe una novità.
In Italia, il primo Presidente del Consiglio donna.
La Meloni sta già vendendo il prodotto a livello internazionale…
Reso possibile, dal voto sempre più volatile degli italiani.
Una volta, le ideologie rendevano più consapevole il voto in cabina.
Oggi la politica viene vissuta con più superficialità e leggerezza.
Spesso, invece che i contenuti, prevalgono apparenza e demagogia.
Ecco perché la Meloni può vincere.
Non ho parlato del Movimento 5 stelle.
Un altro protagonista di una sfida elettorale contraddittoria.
Gravi sono le sue responsabilità sulla riduzione dei parlamentari.
Ma quale risparmio.
Avremo solo una minore rappresentatività per i cittadini.
Conte d’accordo con Grillo, Di Battista, Raggi e forse Santoro?
Da che parte vuole andare questo movimento contenitore?
Preferisco non esprimermi.
Saranno le elezioni politiche più brutte e nefaste degli ultimi anni.
Si scontreranno coalizioni eterogenee e gia’ litigiose al loro interno.
Prevarranno ancora una volta gli interessi della casta.
E gli italiani continueranno a fare sacrifici a senso unico.
Provo un profondo disagio, legato a prospettive plumbee.