Il presidente russo: la Russia farà di tutto per prevenire un conflitto globale
Francesco Ciotti
Si è svolta con un’atmosfera solenne, la principale parata militare sulla Piazza Rossa a Mosca in onore del 79° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica. Il Washington Post ha addirittura parlato del tenore trionfale della commemorazione, che si respirava grazie “ai recenti successi della Russia sul campo di battaglia ucraino“.
Ad aprire l’evento è stata la consueta esposizione dello stendardo della vittoria e la bandiera russa al suono della canzone “Guerra Santa”. La parata è stata comandata dal comandante in capo delle forze di terra Oleg Salyukov, e ha visto la partecipazione di oltre 9.000 militari, con rappresentanti di varie branche dell’esercito.
Degno di nota l’equipaggiamento delle forze missilistiche, che comprendeva, e i sistemi di difesa aerea S-400 “Triumph” e i missili intercontinentali (ICBM) “RS-24 Yars”. Nella parte finale della Victory Parade, inoltre, nove aerei Su-30SM e MiG-29 delle pattuglie acrobatiche russe Knights e Swifts hanno sorvolato la piazza, mentre sei aerei d’attacco Su-25VM hanno dipinto il cielo sopra la capitale con i colori della bandiera russa.
“La Russia farà di tutto per prevenire uno scontro globale. Ma non permetteremo che nessuno venga minacciato”, ha esordito il presidente Russo Vladimir Putin, rimarcando l’esigenza di difendere la realtà storica sulla seconda Guerra Mondiale: “Oggi vediamo come stanno cercando di distorcere la verità sulla Seconda Guerra Mondiale. Interferisce con coloro che sono abituati a basare la loro politica essenzialmente coloniale sull’ipocrisia e sulla menzogna. Demoliscono i memoriali dei veri combattenti contro il nazismo, mettono su piedistalli i traditori e i collaboratori nazisti, cancellano la memoria dell’eroismo e della nobiltà dei soldati liberatori, del grande sacrificio che hanno fatto in nome della vita“, ha detto Putin.
Un chiaro riferimento ai recenti episodi di revisionismo storico, nonché di aperto appoggio al nazismo verificatisi in Ucraina e nei Paesi Baltici: nel maggio 2023, il Consiglio comunale di Kalush, nella regione di Ivano-Frankivsk, in Ucraina, ha intitolato una strada in onore dell’Hauptsturmführer Dmytro Paliev della Divisione Waffen SS nazista “Galizia”. A Vilnius, è stato distrutto il cimitero di Antakalnis, dove sono sepolti oltre 3000 soldati sovietici, che liberarono la capitale della SSR lituana dai nazisti nel 1944. Ha destato indignazione, inoltre, la recente consegna della medaglia d’onore da parte del funzionario regionale di Ternopil, Oleg Sirotyuk, a Yaroslav Hunka, il soldato nazista della seconda guerra mondiale che era stato applaudito precedentemente dai legislatori canadesi di Ottawa.
“Allo stesso tempo” – ha continuato il capo di Stato – “vorrei sottolineare: la Russia non ha mai sminuito l’importanza del secondo fronte e l’aiuto degli alleati. Onoriamo il coraggio di tutti i soldati della coalizione anti-Hitler, membri della resistenza clandestina combattenti, partigiani, il coraggio del popolo cinese, che ha combattuto per la propria indipendenza contro l’aggressione del militarista Giappone”.
Il presidente russo ha sottolineato come il revanscismo, la presa in giro della storia e il desiderio di giustificare gli attuali seguaci dei nazisti fanno parte della politica generale delle élite occidentali allo scopo di fomentare sempre nuovi conflitti regionali e ostilità interetniche e interreligiose con l’obiettivo di frenare i centri sovrani e indipendenti di sviluppo mondiale.
“Respingiamo le pretese di esclusività di qualsiasi stato o alleanza; sappiamo a cosa porta l’esorbitanza di tali ambizioni; La Russia farà di tutto per prevenire un conflitto globale, ma allo stesso tempo non permetteremo a nessuno di minacciarci. Le nostre forze strategiche sono sempre pronte al combattimento“, ha avvertito Putin, rivolgendosi ai leader occidentali.
Un monito che arriva in un momento di crescente tensione, con il premier francese Emmanuel Macron, che aveva evocato la possibilità di inviare truppe nel Paese, mentre il ministro degli Esteri britannico David Cameron si era detto favorevole alla legittimità di attacchi di Kiev in territorio russo con armi occidentali. Provocazioni a cui Mosca ha risposto annunciando esercitazioni per testare la preparazione delle forze responsabili delle armi nucleari tattiche a cui parteciperà anche la Bielorussia.
Il leader del Cremlino ha descritto il momento attraversato dal Paese come un periodo difficile e fondamentale, dal quale il futuro della Russia dipende da ciascuno dei suoi cittadini.
“Oggi, nel Giorno della Vittoria, ce ne rendiamo conto in modo ancora più acuto, chiaro e invariabilmente rivolto alla generazione dei vincitori: coraggiosi, nobili, saggi, per la loro capacità di amare l’amicizia e di sopportare con fermezza le avversità, di avere sempre fiducia in sé stessi e nella propria vita il loro Paese, sinceramente e ad amare disinteressatamente la Patria”, ha affermato.
Chiudendo il suo intervento, Putin ha lodato il coraggio dei soldati impegnati nel conflitto in Ucraina, definendoli “eroi”. Per la prima volta dall’inizio delle ostilità, circa mille militari che hanno combattuto sul fronte ucraino hanno preso parte alla parata. “Riconosciamo e onoriamo la vostra fermezza, sacrificio e dedizione. Tutta la Russia vi sostiene e crede in voi. Anche i nostri veterani si preoccupano per il vostro benessere…Oggi celebriamo il giorno della vittoria nel contesto di un’operazione militare speciale. Tutti coloro che sono stati coinvolti, specialmente coloro in prima linea e sulla linea del fuoco, sono i nostri veri eroi“, ha concluso il presidente russo.
10 Maggio 2024