Ennesimo episodio di perdita d’identità del più grande sindacato italiano.
Quante volte assistiamo sul posto di lavoro a comportamenti lesivi nei confronti sia della dignità del lavoratore che del ruolo di quest’ultimo e, per rimediare, a tutto ciò, ci si rivolge all’organizzazione sindacale. Spesso, succede di non riuscire ad arrivare a felici conclusioni ma, solo, il fatto stesso di aver avuto il supporto del sindacato diventa rinfrancante per il lavoratore e non farlo sentire un “peso” nella società.
Nel filmato sottostante, invece, abbiamo il sindacato (o meglio chi in quel momento lo rappresenta) in una nuova veste diventando da tutelatore a padrone del lavoratore. Se l’organizzazione sindacale si fosse mantenuta su una visione di classe, forse, all’interno della struttura ci sarebbero stati meno casi del genere.
Sì, perché, poi, abbiamo, da aggiungere a questi quelli che se ne sono andati dalla CGIL per diverse ragioni o simili (come abbiamo raccontato in passato) e non aver rispettato lo Statuto interno.
Che fine avranno fatto questi lavoratori/trici?
Il sindacato cosa avrà proposto per rimediare?
MOWA
Per non dimenticare
3 febbraio 2015