Riceviamo e pubblichiamo
L’Associazione di amicizia Italia-Cuba, Circolo Camilo Cienfuegos di Pisa, ha ricevuto da Adriana Pino Molina, responsabile del settore Europa dell’Icap (Instituto Cubano de Amistad con los Pueblos) una serie di importanti aggiornamenti sulla situazione cubana.
Il testo che segue è sulle conseguenze dell’embargo degli Stati Uniti a Cuba, scattato ufficialmente nel 1962, e tuttora in corso.
Nonostante il riavvicinamento tra Stati Uniti e Cuba, l’embargo continua
Con 54 anni di storia, quello che gli Stati Uniti mantengono contro Cuba, è il più lungo blocco finanziario, economico e commerciale nella storia dell’umanità, con cui sono stati colpiti tutti i settori non solo economicaI, ma anche nei servizi di base come la salute, l’educazione, la tecnologia e il turismo.
Il 7 febbraio 1962, dopo l’interruzione totale dell’importazione di zucchero cubano decisa dal presidente degli Stati Uniti, J. F. Kennedy, il governo degli Stati Uniti decretò attraverso un ordine esecutivo presidenziale l’embargo totale degli scambi tra Stati Uniti e Cuba.
Il danno umano causato dal blocco è incommensurabile, e la sua durata nel tempo lo ha reso duissimo e insostenibile.
Quanto ha perso Cuba economicamente?
Il governo cubano ha riferito che le multe imposte dagli Stati Uniti e la sua attuale amministrazione ammontano a oltre 11.500 milioni di dollari. Mentre le perdite monetarie totali per il blocco raggiungono i 116.800 milioni di dollari. Inoltre Cuba non può esportare e importare liberamente prodotti e servizi da o verso gli Stati Uniti, utilizzare il dollaro Usa nelle sue transazioni finanziarie internazionali, non può avere accesso a prestiti da parte banche degli Stati Uniti, dalle loro filiali in paesi terzi e neppure da istituzioni finanziarie internazionali.
La condizione di Cuba, di paese in via di sviluppo, significa che la sua economia dipende quasi interamente dal commercio estero: ha bisogno di tecnologia e capitale estero, di crediti, di investimenti e di cooperazione internazionale per il suo progresso. Per questo motivo, tra il 1996 e il 1998, il governo di Cuba ha tentato, purtroppo senza successo, di stipulare contratti con compagnie europee per la creazione di un’associazione economica nell’industria petrolifera; accordi che non potranno essere realizzati a causa delle nuove condizioni derivanti dalla promulgazione della legge Helms-Burton degli Stati Uniti, e alle pressioni per ritirarsi dall’isola, secondo il portale cubano Ecured.
In che modo il bloqueo ha interessato l’area della salute, del cibo e delle comunicazioni?
L’ultimo rapporto del governo cubano stima che, da quando esiste il blocco, il settore sanitario ha perso circa 104 miliardi di dollari e che solo tra maggio 2009 e aprile 2010 ci siano state perdite di 15 milioni nell’area della salute pubblica. Che si aggiungono alla carenza di farmaci destinati a trattamenti di malattie come il cancro o altre a lungo e breve termine, che danneggiano direttamente la popolazione.
Il governo cubano spende circa un miliardo di dollari l’anno per sovvenzionare riso, caffè, carne, cereali, pasta, uova, zucchero, sale, pane e altri alimenti, che ogni cubano riceve in piccole quantità ogni mese, per un prezzo inferiore a tre dollari. Mentre i bambini ricevono anche latte in polvere e yogurt di soia e i malati ricevono diete mediche. Nonostante questo la quota è insufficiente per coprire i bisogni del mese, quindi i cubani devono acquistare cibo non sovvenzionato che rappresenta una pesante spesa per il loro stipendio mensile.
Per quanto riguarda l’istruzione l’impedimento ad accedere verso il mercato statunitense influenza il mantenimento della rete scolastica e l’acquisto di materiale educativo, che il governo cubano è costretto a comprare in paesi lontani dall’isola, il che genera spese elevate. Inoltre, influenza seriamente lo scambio di informazioni scientifiche, culturali e sportive.
Embargo verso Cuba: il doppio discorso degli Stati Uniti
Inoltre le comunicazioni dei cubani con i parenti al di fuori dell’isola sono costose, dal momento che il paese non ha accesso alla rete di comunicazione globale.
Anche il settore del trasporto aereo e terrestre è stato colpito dal bloqueo. L’aeronautica civile cubana ha perso negli ultimi 4 anni in media circa 300 mila dollari. Mentre il trasporto via terra, a causa del blocco, è totalmente obsoleto e non aggiornato.
Più del 70% della popolazione cubana è nata sotto l’embargo. L’arretratezza generata dall’embargo in tutti gli ambiti della vita dei cubani non è altro che la conseguenza di un blocco arbitrario che viola totalmente i diritti umani e anche il legittimo diritto all’autodeterminazione economica e politica del popolo cubano.