DANILO TOSARELLI – MILANO
questione di civilta’ – Audio
Prosegue la guerra in Ucraina.
Nuovi bombardamenti israeliani nei Territori palestinesi.
Nuove tragedie e nuove vittime che trovano poco spazio.
Per i nostri telegiornali, ormai fanno poco notizia.
Adesso si parla solo di elezioni politiche.
È quasi l’unico argomento nei talk show televisivi.
Ogni peto di Letta, Conte, Salvini, Meloni & co. fa notizia.
Dichiarazioni che durano qualche ora e poi…
Troppo spesso vengono sostituite dal loro esatto opposto.
All’elettore, arrivano messaggi dubbi ed interpretabili.
È il paradosso della odierna politica italiana.
Fare proposte generiche, che possono piacere a molti.
Da chi fa l’operaio, sino al grande industriale.
Proposte costruite a tavolino, per acchiappare più voti possibili.
Peccato che in realtà, tra gli elettori esistano condizioni diverse.
I poveri sono sempre più poveri e i ricchi sono sempre più ricchi.
E i sacrifici continuano a restare a senso unico.
Ormai la politica si è tramutata in ordinaria follia.
Sono stati presentati al Viminale i simboli elettorali.
Ogni presunto leader ha presentato il suo. Con orgoglio.
Ma molti di essi sono così astrusi, da dovercene vergognare.
Il partito della Follia.
Rivoluzione Sanitaria con una ghigliottina nel simbolo.
Free, con un uomo che dà un calcio alla testa di Pinocchio.
E decine e decine di altri simboli, che certamente verranno scartati.
Questo edonismo esasperato è figlio dei nostri tempi.
Per me rasenta il patologico e davvero mi fa poco ridere…
Dopodiché, qualche fotografia sulla politica considerata seria.
La polemica sul simbolo di Fratelli d’italia.
In Italia il fascismo non è mai stato definitivamente sconfitto.
Quella fiamma arriva dal MSI, partito nato dalle ceneri della RSI.
La Meloni arriva da lì e dichiara di andare fiera di quel simbolo.
Le dichiarazioni buoniste della Meloni lasciano il tempo che trovano. Luogotenenti come Ignazio La Russa, sono un marchio indelebile.
Perché perdere tempo nel chiedere discontinuità?
Berlusconi non vuole stare indietro. Sul presidenzialismo.
Mattarella dovrebbe andarsene?
Berlusconi dichiara, come al solito, di essere stato frainteso.
Nel frattempo, ore ed ore di discussione politica nei talk show.
La Meloni dichiara che il presidenzialismo è nel loro programma.
“Noi pensiamo che una riforma di questa portata, che cambia l’assetto dei poteri, possa entrare in vigore non a governo in carica, ma nella legislatura successiva.”
Ma di cosa stiamo parlando?
Se ne parla da una vita e ci vorranno anni, nell’eventualità…
Davvero gli italiani voteranno pro o contro il futuro presidenzialismo?
Io credo, che in questo momento abbiano ben altro per la testa…
E cosa ne pensate della candidatura di Gina Lollobrigida? 95 anni.
È nella lista della coalizione promossa dal comunista Marco Rizzo.
Sarà capolista al Senato per Italia Sovrana Popolare in 3 circoscrizioni.
No comment.
Adesso, vogliamo parlare di cose veramente serie, per me qualificanti?
SALARIO MINIMO.
Fa sorridere vedere alcuni politici litigare. Civiltà.
Litigi al rialzo, per stabilire l’importo orario da applicare.
Ma dove siete stati in questi anni?
Il salario minimo esiste già tempo, in 21 Paesi dell’Unione Europea.
E noi siamo ancora qui a discuterne…
REDDITO DI CITTADINANZA.
Idea eccellente e lungimirante. Ma non ha dato i frutti sperati.
Perché non si è voluto farlo funzionare a dovere?
Perché non arrivavano le offerte di lavoro al disoccupato?
Una criticità rilevante che ha bloccato il meccanismo.
Il reddito di cittadinanza si è trasformato in assistenzialismo.
No buono, perché tutto ciò crea clientelismo ed anche mafia.
Paradossalmente ha incrementato il lavoro nero.
Questa proposta va ripensata e riorganizzata, ma non abbandonata.
UNA NUOVA SCALA MOBILE.
È stata abolita nel1992. Creava inflazione (?!).
Fino al 1992 l’aumento del costo della vita trovava compensazione.
Aumentavano i prezzi? Saliva anche il salario proporzionalmente.
Adesso invece, ti impoverisci e finisce lì.
Qualcuno sostiene che esistono I contratti.
Peccato che non vengano rinnovati a scadenza e quando lo sono…
Gli aumenti salariali sono sempre insufficienti e inadeguati.
I numeri parlano chiaro e non sono interpretabili.
In Italia oggi si guadagna meno che nel 1992.
Guadagnamo il 2,9% in meno.
Incredibile, ma vero.
In Europa siamo un’anomalia.
Il presidente di Confindustria Bonomi, non commenta.
Ma se volete scomporlo, parlategli di nuova scala mobile.
Diventa feroce, perché sarebbero costi aggiuntivi per le imprese.
Bonomi sostiene che oggi tutto ciò è improponibile…
Ma cosa ne pensano centrodestra e centrosinistra in merito?
Perché si preferisce parlare di bonus e non di altro?
Abbiamo bisogno di soluzioni strutturali e non di elemosine.
Perché non affrontare seriamente una questione così dirimente?
Credo, che queste possano essere alcune questioni essenziali.
Quelle che fanno la differenza e impongono una scelta di campo.
L’elettore va tirato dentro, ma per farlo devi parlare chiaro.
Quale elettore che vive del suo stipendio, non sarebbe interessato?
Ma anche un pensionato lo sarebbe.
Conosco in merito le posizioni dei partiti del centrodestra.
E la coalizione di centrosinistra?
E il movimento 5 stelle?
E la sinistra sinistra?
Persino l’opinione della CGIL mi piacerebbe conoscere…
Sosterrò sempre con forza, l’importanza di una nuova scala mobile.
Insieme a salario minimo e reddito di cittadinanza.
3 questioni di civiltà che possono fare la differenza…
Foto di Kelly