Foto: Marcelino Vázquez Hernández / ACN / Cubadebate
Il Generale dell’Esercito Raul Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, ha detto a Santiago di Cuba, il 1º gennaio 2019, che la Rivoluzione continua ad essere giovane, pronunciando le parole centrali dell’Atto Commemorativo del 60º Anniversario del Trionfo della Rivoluzione Cubana.
Il leader cubano ha ricordato che la Rivoluzione Cubana diretta da Fidel è stata la continuità delle lotte per l’Indipendenza iniziate da Carlos Manuel de Cespedes nel 1868 e che ha avuto l’Eroe Nazionale Josè Martì come figura principale.
“Non vengo qui a parlare a titolo personale, lo faccio a nome degli eroici sacrifici del nostro popolo, e delle migliaia di combattenti che hanno dato la vita nei più di 160 anni di lotta. I mambises sì, sono potuti entrare vittoriosi a Santiago di Cuba”.
Ha ricordato i giorni gloriosi in cui un gruppo di giovani ha deciso di cambiare il cammino della Repubblica di Cuba ed iniziare improvvisamente una Rivoluzione che potesse dare, una volta per tutte, il potere politico al popolo ed ha ricordato “La Historia me Absolverá” come il documento programmatico del processo politico e sociale che cominciò sei decadi fa. Ha ricordato in maniera speciale Frank Pais Garcia, il giovane di Santiago, che come molti, ha dato la vita per la Cuba che abbiamo oggi.
Raul ha ricordato che il Capo della Rivoluzione Cubana aveva espresso nei giorni del Trionfo: “la tirannia è stata sconfitta, ma nonostante tutto rimane ancora molto da fare”. Dallo stesso 1ºgennaio, ha rimembrato, la Rivoluzione ha affrontato molte sfide, come “l’assassinio dei giovani che alfabetizzavano, il sabotaggio ed il terrorismo in tutto il paese, il bloqueo economico, commerciale e finanziario, ed altre azioni politiche e diplomatiche con lo scopo di isolarci”.
“Il popolo eroico di ieri e che oggi è orgoglioso della sua storia, impegnato nei suoi ideali e nell’opera della Rivoluzione, ha saputo resistere e vincere nelle sei decadi ininterrotte, difendendo il socialismo.”
Riferendosi alle relazioni con gli Stati Uniti, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, ha segnalato che oggi vivono un momento difficile ed ha denunciato che l’amministrazione statunitense persiste nella sua aggressione attraverso i metodi più diversi.
“Noi cubani siamo preparati per resistere ad uno scenario di confronto che non desideriamo”, ha proclamato Raul.
Raul ha detto che “il processo di transizione delle principali responsabilità alle nuove generazioni va bene, molto bene”, ed ha considerato molto positivo lo stile di lavoro e la direzione del Presidente Miguel Diaz-Canel Bermudez, i suoi contatti frequenti col popolo, il suo lavoro collettivo, la sua orientazione ai ministri di mantenere una costante comunicazione col popolo attraverso i mezzi di comunicazione e le reti sociali. Ha detto che la Rivoluzione può sentirsi sicura della sua continuità.
“Ci sentiamo profondamente soddisfatti, felici e fiduciosi, vedendo coi nostri propri occhi, come le nuove generazioni assumono la missione di costruire il socialismo, unica via per l’indipendenza.”
Ha detto, con orgoglio, la guida attuale del processo rivoluzionario, che dopo 60 anni di lotta, sacrificio e vittoria, “viviamo in un paese libero, sovrano e giusto. A nome del nostro popolo e con totale ottimismo posso dire oggi: Viva per sempre la Rivoluzione Cubana”.
da Cubadebate
traduzione di Ida Garberi
per vedere il video dell’Atto di Commemorazione clicca qui