Quanto accaduto nei giorni scorsi, in alcune località del Sud Italia (vedi sotto), ha uno straordinario (involontario) parallelismo con i tempi passati, quando “qualcuno” proponeva la storiella del “chilo di pasta” e del “regalo di una scarpa con la promessa dell’altra dopo il voto”, promessa che contrassegnò la campagna elettorale del fascistone soprannominato “‘O Comandante“, Achille Lauro. Una spiacevole storia di voto di scambio subita dagli italiani più poveri negli anni del dopoguerra ma che, sembra, aver fatto scuola e proseliti.
Quale parola d’ordine sarà passata in alcune aree del Sud Italia prima delle attuali elezioni per avere avuto questa ricaduta nei CAF?
Come mai i neo-eletti pentastellati si sono chiusi in un atteggiamento monacale respingendo le domande dei giornalisti come se ci fosse in atto una congiura del silenzio?
MOWA