Richiesta di pubblicazione.
Lo staff di iskrae
Buon giorno, in allegato riportiamo il resoconto dell’assemblea online che si è svolta il 6 dicembre con i famigliari dei morti sul lavoro e associazioni a cui ha partecipato il nostro Comitato.
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
Domenica 6 dicembre, nel 13° anniversario della strage della ThyssenKrupp di Torino, con 7 operai morti nel rogo, si è tenuto l’Incontro online promosso dal Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici Autoconvocati per l’unità della classe (CLA). Circa 60 i partecipanti. Hanno partecipato Rosina, mamma di Giuseppe, Graziella, mamma di Rosario, Isa, mamma di Roberto, Elena, mamma di Antonio e Laura, sorella di Rosario, gli operai della Thyssen; Daniela, mamma di Emanuela e componente dell’Associazione “Il Mondo che vorrei” per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009; Graziella Marota,mamma di Andrea Gagliardoni, ucciso il 20 giugno del 2006 durante il suo turno di lavoro presso l’Asoplast di Ortezzano (Fermo); Valeria, dell’Associazione “Ruggero Toffolutti”, ucciso il 17 marzo 1998 alla Magona di Piombino; Cinzia, mamma di Vito Scafidi morto per il crollo al liceo Darwin di Rivoli a Torino il 22 novembre 2008. Tanti gli interventi nell’incontro durato oltre due ore e mezzo. Innanzitutto, significativi quelli dei familiari, delle tante madri che non hanno avuto nemmeno la “giustizia” processuale dei tribunali italiani e tedeschi e che non intendono smettere di lottare, consapevoli che quella giustizia nulla ha di proporzionale con l’uccisione dei loro figli e familiari: interventi forti, dai quali emerge un dolore infinito che non avrà mai termine. Poi, gli interventi di chi, con il proprio Comitato o Associazione, lotta per la sicurezza e la salute, come Michele Michelino per i morti di amianto, come Nadia del Comitato sanità pubblica Versilia, o Medicina Democratica impegnata ad assistere familiari e chi è colpito per incidenti da e sul lavoro e da disastri ambientali; della Cassa di solidarietà tra ferrovieri che sostiene economicamente (e non solo) chi è perseguito per aver difeso sicurezza e diritti, o di attivisti e delegati che sono impegnati a difendere sicurezza e salute nei posti di lavoro e nel territorio, comprese le conseguenze della pandemia con le centinaia di morti fra lavoratori della sanità, degli altri settori e migliaia fra la popolazione. Tutto quanto abbiamo sentito, con attenzione e emozione, conferma che nessun posto è sicuro. Conferma che quella per la sicurezza e la salute è ‘la lotta delle lotte’, in assenza della lotta per la vita non si possono condurre adeguatamente altre battaglie! Conferma che la campagna costante e sistematica che abbiamo intrapreso come Coordinamento, su sicurezza e salute e contro la repressione verso chi le difende e lotta, ha bisogno urgente di essere sviluppata e ampliata, che sia condotta prima di tutto dai lavoratori, dalle loro istanze di base e conflittuali, che devono impegnarsi per l’unità d’azione, per unire le forze dei lavoratori e fra lavoratori e familiari: questo è il più grande “regalo” da fare a chi, lavoratore e lavoratrice ragazzo/a, uomo o donna, bambino e bambina, muore sul e da lavoro e nelle tanti stragi da profitto, ed è l’unica risposta che può invertire la situazione attuale, ostacolare lo stillicidio mortale e impedire che i responsabili di tutte queste morti “da profitto” rimangano “puliti e impuniti”. Come CLA abbiamo proposto: • di ampliare questa campagna, coinvolgendo realtà sindacali, coordinamenti, collettivi, comitati di lavoratori, delegati, Rsu/Rls, chi è colpito per aver preteso sicurezza e le realtà che li sostengono; 9 dicembre 2020 Per contatti e info: coordautoconvocat2009@gmail.com
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