Negli ultimi giorni la drastica diffusione dell’epidemia di Covid-19 in Italia ha destato l’attenzione di tutto il mondo. Fino alle 18 del 22 marzo, i casi di contagio da coronavirus nel Belpaese hanno raggiunto quota 59.138, i decessi sono arrivati a 5.476 mentre i nuovi casi di infezione e di mortalità nelle ultime 24 ore sono stati rispettivamente 5.560 e 651. Negli ultimi nove giorni le nuove infezioni hanno superato quotidianamente la soglia dei tremila casi, mentre le condizioni per la prevenzione e il controllo dell’epidemia in Italia rimangono molto difficili.
In questo momento particolarmente complesso la Cina ha fornito assistenza alla Penisola inviando in successione due team di esperti; il secondo di questi, giunto il 18 marzo a Milano, è composto da 13 medici di eccellenza della provincia del Zhejiang. Il giorno 22, il capo missione e vice direttore del Primo Ospedale della Provincia del Zhejiang, prof. Qiu Yunqing ha concesso una video-intervista al nostro corrispondente. Il prof. Qiu Yunqing ha risposto a domande su una serie di questioni tra cui lo stato attuale della diffusione dell’epidemia in Italia, il lavoro portato avanti dal team sanitario cinese e i consigli dati all’Italia sulle misure di profilassi e risposta all’epidemia, e sul trattamento dei pazienti.
Ottimi risultati degli incontri e degli scambi tra specialisti
Subito dopo l’arrivo a Milano, il team di esperti cinesi ha iniziato a lavorare ordinatamente e con il massimo impegno. Durante l’intervista, il Prof. Qiu Yunqing ha riferito che dopo essere giunto a Milano, i ritmi di lavoro sono divenuti molto serrati e sono proceduti essenzialmente in due direzioni: scambio di informazioni con l’assessorato al Welfare della regione Lombardia e visita alle strutture ospedaliere locali, alle comunità di quartiere e alle imprese in loco per condurre uno studio sul campo relativo alle misure da adottare per la prevenzione e il controllo dell’epidemia e per il trattamento dei pazienti.
Allo scopo di creare una comunicazione più diretta, efficiente e mirata al problema, nel corso dell’incontro con i responsabili dell’assessorato al Welfare e con gli esperti sanitari della regione Lombardia il team di medici cinesi ha proposto di suddividere il personale sanitario più esperto in due gruppi, uno dedicato esclusivamente al trattamento dei pazienti e l’altro alla prevenzione e al controllo dell’epidemia. Nel corso delle discussioni con il gruppo per il trattamento dei pazienti, i medici di entrambe le parti hanno avuto un importante scambio di informazioni su vari argomenti tra cui quello del percorso terapeutico per i pazienti, delle modalità di consultazione e delle precauzioni da prendere sui tamponi per l’acido nucleico. Si è discusso inoltre di vari altri temi: indicazioni e valori di rilevazione CT, istruzioni per la quarantena in casa e nelle strutture sanitarie, trattamento dei pazienti in condizioni gravi, capacità di ricovero nelle terapie intensive, utilizzo di glucocorticoidi e di farmaci antivirali, prevenzione e controllo delle infezioni nosocomiali. Nell’ambito delle misure di profilassi e di risposta all’epidemia, il team di esperti cinesi ha proposto alla controparte italiana di intensificare gli investimenti nel personale e nelle strutture ospedaliere, intensificando le indagini epidemiologiche.
Il team di esperti cinesi ha inoltre visionato i risultati dei lavori condotti dalle comunità locali di quartiere per contrastare l’epidemia e ha ritenuto che esistono ancora fenomeni di assembramento, mentre diversi cittadini continuano a non portare le mascherine. Questi fattori rendono molto più difficile contenere il contagio da uomo a uomo.
Viaggio nel cuore di Bergamo, accesso all’area rossa
La Lombardia è la regione italiana più gravemente colpita dall’epidemia di Covid-19 e la provincia di Bergamo è il cuore dell’epidemia stessa. Il 20 marzo, la missione di medicicinesi è arrivata a Bergamo per visitare la principale struttura ospedaliera locale che al momento ospita il maggior numero di pazienti contagiati.
Dopo essersi consultati con il personale ospedaliero, gli esperti cinesi si sono recati nelle aree di isolamento e sono entrati nel reparto malattie infettive per osservare la situazione terapeutica dei pazienti e le condizioni di lavoro dei colleghi italiani. All’interno del reparto, gli esperti cinesi hanno potuto rendersi conto che la maggior parte dei medici italiani non indossava indumenti isolanti ma semplici abiti protettivi e che erano costretti a sostenere turni di lavoro estenuanti. Tutti i medici cinesi sono rimasti commossi nel vedere la dedizione dei colleghi italiani, sovraccarichi di lavoro mentre indossavano semplici protezioni ospedaliere.
Fuori dall’area di isolamento il team di esperti cinesi ha dialogato attivamente con l’ospedale sui metodi di prevenzione e controllo del contagio adottati dal personale medico e paramedico. Il capo del team, professor Qiu Yunqing, ha affermato: “Gli abbiamo dato consigli su come indossare gli indumenti protettivi e le mascherine, e su come installare tre differenti zone, con due canali di accesso, per prevenire il contagio dei medici e dei pazienti ricoverati nell’ospedale. Gli abbiamo dati diversi buoni consigli”.
Attualmente, la massima priorità consiste nel “chiudere bene il rubinetto”, controllando la fonte dell’infezione
Oltre a un gran numero di forniture sanitarie, il team di esperti cinesi ha portato con sé in Italia anche le preziose esperienze maturate dalla Cina. Gli esperti cinesi hanno riconosciuto le misure di prevenzione e controllo adottate dal governo italiano, sottolineando al contempo che, solo limitando la mobilità delle persone, è possibile controllare al massimo la diffusione del virus. Gestione e controllo efficaci sono la base e la chiave per controllare l’epidemia. La Cina è riuscita a controllare l’epidemia in un breve periodo di tempo, un aspetto molto importante è quello legato al controllo della fonte dell’infezione. Il professor Qiu Yunqing ha affermato che, nella situazione attuale, che vede l’emergere di così tanti nuovi pazienti ogni giorno in Italia, la cosa più importante che possiamo fare è dare consigli alla parte italiana sotto il profilo delle misure politiche. Perché solo riducendo il numero di pazienti è possibile intraprendere al meglio l’intero lavoro di cura e trattamento. La fonte dell’infezione è come un rubinetto. Solo se il rubinetto è ben chiuso, si otterrà un risultato positivo asciugando l’acqua. Senza chiudere il rubinetto, non è possibile asciugare l’acqua.
I pazienti nell’area di isolamento dell’ospedale di Bergamo condividono i corridoi della struttura con il personale medico e paramedico. Le corsie dei pazienti e quelle dei medici sono divise semplicemente da linee rosse. Il professor Qiu ha dichiarato che, solo controllando ulteriormente i contagi tra il personale medico, è possibile garantire il funzionamento efficace del sistema sanitario.
Secondo quanto illustrato dal professor Qiu Yunqing, il team di esperti cinesi ha portato con sé l’edizione in lingua italiana del Manuale per la prevenzione e il trattamento del Covid-19 e fornirà alla parte italiana formazione e spiegazioni, condividendo senza riserve con quest’ultima le esperienze cinesi nella diagnosi e nella prevenzione, in modo da permettere a quanti più italiani possibile di conoscere i metodi adottati dalla Cina per controllare l’epidemia.
Inoltre, per divulgare ciò che si conosce sulla prevenzione dell’epidemia ai quasi 300.000 cinesi residenti in Italia e alleviare la loro tensione, il gruppo di esperti cinesi ha organizzato appositamente un incontro di lavoro rivolto ai cinesi residenti nel Belpaese, illustrando ciò che si conosce sulla prevenzione dell’epidemia e fornendo consulenza professionale.
Fiducia, Coraggio!
Durante quest’intervista il prof. Qiu Yunqing ha menzionato più volte la parola “fiducia”. La “fiducia” viene dal governo italiano, dagli ospedali, dai medici generali, dagli infermieri e persino dai pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva di Bergamo. Hanno fiducia nel team di esperti cinesi e nell’esperienza, nelle misure, nella diagnosi e nel piano terapeutico della Cina. È proprio questa fiducia che ha permesso al gruppo di esperti cinesi di andare su e giù per la Lombardia senza sosta ed entrare nei reparti di terapia intensiva, senza risparmiare sforzo alcuno per condividere l’esperienza cinese.
Riferendosi al fatto che il personale medico e paramedico italiano ha intrapreso un lavoro intenso senza indumenti protettivi, con indosso solo indumenti isolanti, il professor Qiu Yunqing ha manifestato la sua stima e la sua commozione ai medici italiani!
Coraggio, Italia!
2020-03-23